Ciclismo
Milano-Sanremo 2015: le carte azzurre tra corridori affermati e giovani rampanti
Filippo Pozzato è l’ultimo italiano ad aver vinto la Sanremo: stiamo parlando del 2006, nove anni fa, quando il vicentino di Sandrigo si impose con un numero da vero finisseur all’ultimo chilometro. Nove anni di astinenza, dunque, che da tanti corridori tenteranno di sfatare domenica, sebbene nove anni siano al metà dei 17 trascorsi tra l’ultimo successo di Loretto Petrucci (1953) e quello di Michele Dancelli (1970). Ma non ci teniamo ad eguagliare quel record negativo…
In ogni caso, nonostante il percorso apparentemente poco impegnativo, la Sanremo è da tradizione corsa aperta a svariati esiti. E l’Italia ha buone carte da giocare in ciascuna evenienza, sebbene sicuramente i favoriti principali siano altri: ci manca, al momento, un “Vincenzo Nibali” (o anche solo un “Fabio Aru”) delle classiche di primavera.
Volata? Se Andrea Guardini fosse migliorato nella resistenza, il treno Astana sarebbe solo per lui, visto anche il recente stato di forma. Stato di forma eccellente per Davide Cimolai, anche se in casa Lampre-Merida dovrà contendersi il ruolo di sprinter designato con Niccolò Bonifazio, altro giovane molto, molto interessante. Elia Viviani non sarà al via della Classicissima, mentre un’altra ruota veloce azzurra da tenere sott’occhio sarà senz’altro Giacomo Nizzolo (Trek), senza dimenticarci infine di Sonny Colbrelli (Bardiani) o di Oscar Gatto (Androni).
Azione da finisseur o da più lontano? Qui il sogno si chiama ovviamente Vincenzo Nibali, sebbene la sua condizione attuale non sia ovviamente quella della scorsa estate. Sgambetta bene Alessandro De Marchi, ma in BMC si punterà su Gilbert o Van Avermaet; tutto da scoprire Moreno Moser, atteso alla stagione del riscatto senza però farsi gravare da pressioni eccessive. Enrico Battaglin è poi un corridore dal quale ci si può attendere di tutto su ogni traguardo, di fatto la caratteristica dell’intera Bardiani, squadra da sempre garibaldina. E se poi, alla fine, spuntasse fuori ancora proprio Pozzato? Purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, non ci sarà Davide Rebellin, sebbene la sua squadra sia regolarmente invitata; l’ostracismo nei confronti del quasi 44enne, le cui gambe girano ancora alla grande, diventa sempre più incomprensibile, anche perché ha abbondantemente pagato il conto con la giustizia sportiva.
Comunque, giovane o più esperto che sia, la speranza è vedere un italiano con le braccia alzate sul ritrovato traguardo di via Roma. Sarebbe una nuova tappa della bella riscossa che, dopo qualche anno buio, sta affrontando il ciclismo tricolore.
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foto: pagina Facebook Cimo Fansclub
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com