Durante la prima mattinata italiana si è svolto il programma libero delle donne ai Mondiali di pattinaggio di figura: una gara piena di sorprese e colpi di scena.
Elizaveta Tuktamysheva riesce a portare a casa anche un lungo di ottimo livello e conquistare ben 210.36, ad un soffio dal suo personal best di 210.40, trionfando così per la prima volta in un Campionato del mondo. Presenta due tripli lutz, di cui uno in combinazione, un triplo flip, la combinazione triplo toeloop-triplo toeloop e ottiene due livelli quattro nelle trottole. Il punteggio del libero non è il migliore mai ottenuto per la giovane russa, che conta 141.28 ai Campionati europei due mesi fa.
Argento per Satoko Miyahara con 193.60, che riesce a respingere la risalita delle statunitensi: la giapponese classe 1998 completa anche lei una più che discreta perfomance, con triplo lutz-doppio toeloop-doppio loop, triplo flip e due combinazioni doppio axel-triplo toeloop. Peccato per il secondo triplo lutz, che risulta sotto-ruotato e con un grado di esecuzione negativo.
Chiude in terza posizione la seconda russa in gara Elena Radionova con 191.47: per lei qualche imprecisione sugli elementi di salto e solamente il sesto libero. Buone invece le trottole, tutte di livello quattro.
Ai piedi del podio si classifica Gracie Gold, autrice di una fantastica rimonta, dopo l’ottavo posto dello short: la pattinatrice statunitense completa triplo lutz-triplo toeloop, doppio axel-triplo toeloop e conquista il livello quattro sia nelle trottole che nella sequenza di passi. Per lei 188. 96 punti con sicuramente grande rammarico per quel corto, che non le ha permesso di salire sul podio iridato.
Arriva quinta un’altra delusa, Ashley Wagner, che doveva dimenticare la competizione di giovedì, dove si era posizionata solamente undicesima: la campionessa americana termina sotto-ruotate le combinazione triplo lutz-triplo toeloop e anche triplo loop-loop-triplo salchow, ben eseguite le trottole e anche gli altri salti, tranne un lutz con filo incerto. Un esercizio che in parte riscatta il primo segmento di gara e dove guadagna 185.01 punti, distante qualche lunghezza dal suo personal best.
Entrambe le campionesse a stelle e strisce aspiravano ad un gradino del podio e, dopo il corto particolarmente difficile, hanno comunque raggiunto la top five.
Sesta e settima le altre due atlete del Sol Levante: rispettivamente Rika Hongo e Kanako Murakami, che perde la medaglia di legno. Ottavo posto per la campionessa dei Four Continents, la statunitense Polina Edmunds con 177.83.
Scivola in undicesima posizione Alaine Chartrand con 161.18: la canadese ha sporcato la rotazione di praticamente tutti i salti. Un vero peccato perché la top ten non si presentava così distante.
Giornata decisamente negativa per la terza russa in questa gara, Anna Pogorilaya, che giunge tredicesima con 160.31 punti:due cadute e qualche imprecisione tecnica le costano un posto tra le migliori.
Si classifica in ventesima posizione Roberta Rodeghiero con 134.74, che purtroppo inizia il programma con due cadute e lo termina con un’altra. Dispiace per l’azzurra che avrebbe potuto aggiudicarsi la top 15 con facilità e invece, l’emozione di partecipare a questa edizione in Cina le ha giocato a sfavore. Ci saranno l’anno prossimo comunque altre occasioni per conquistare risultati di livello e questa prestazione non oscura ciò che di buono è stato fatto durante l’intera stagione.
Giada Russo si trova invece ventiquattresima con 120.11, suo nuovo personal best: una caduta sul triplo salchow e due salti degradati, buone invece le trottole e i doppi axel. La torinese può essere comunque soddisfatta di questa qualificazione, dopo un Campionato europeo per nulla facile.
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eleonora.baroni@olimpiazzurra.com