Pattinaggio Artistico

Pattinaggio di figura, Mondiali 2015: lanciato il nuovo corso verso Pyeongchang

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I Mondiali di pattinaggio di figura, organizzati per la prima volta della storia dalla città cinese di Shanghai, hanno concluso la stagione post-olimpica, lanciando allo stesso tempo la corsa verso la prossima rassegna a cinque cerchi, quella che si terrà a Pyeongchang, in Corea del Sud, nel 2018. La competizione iridata ha in effetti messo in evidenza numerose novità da parte di giovani atleti, anche perché solamente il giapponese Yuzuru Hanyu era presente tra coloro che hanno conquistato l’oro a Sochi 2014.

Partiamo proprio dagli uomini, dove lo spagnolo Javier Fernández ha scritto una nuova pagina di storia per il pattinaggio spagnolo, andando a conquistare il primo titolo mondiale dopo le tre medaglie d’oro europee consecutive. L’iberico ha approfittato certamente dei problemi fisici che hanno afflitto lo stesso Hanyu nel corso della stagione, ma ha comunque coronato una splendida stagione, così come il kazako Denis Ten, medagliato di bronzo dopo il successo ai Four Continents. La novità più interessante è arrivata però dal sedicenne canadese Nam Nguyen, quinto e destinato a diventare una delle grandi stelle della disciplina, in attesa che il suo connazionale Patrick Chan decida definitivamente sul da farsi per il suo futuro.

Tra le donne, Elizaveta Tuktamysheva si è finalmente presa il posto di numero uno mondiale che sembrava spettarle già qualche stagione fa. La dominatrice della stagione ha marcato punti importanti, anche dal punto di vista psicologico, soprattutto nei confronti delle sue connazionali, lontane dalle sorprendenti prestazioni del 2014, in particolare per quanto riguarda la campionessa olimpica Adelina Sotnikova. La competizione femminile ha comunque evidenziato lo strapotere di tre Paesi, nell’ordine Russia, Giappone e Stati Uniti, che hanno occupato le prime posizioni della classifica.

Non si arresta l’ascesa dei giovani francesi Gabriella Papadakis e Guillaume Cizeron, che dopo il titolo continentale si sono presi anche l’oro mondiale della danza. La coppia può essere in effetti considerata come la rivelazione stagione tra tutte le specialità del pattinaggio di figura, e certamente i due si confermeranno tra i grandi protagonisti della scena mondiale negli anni a venire. Non possono essere soddisfatti, invece, i canadesi Kaitlyn Weaver ed Andrew Poje, arrivati a Shanghai da imbattuti ma solamente terzi nella competizione iridata. Un incidente di percorso che non può far dimenticare la splendida stagione dei pattinatori della foglia d’acero. Per i colori azzurri, Anna Cappellini e Luca Lanotte si sono confermati tra le migliori coppie del mondo, anche se la quarta posizione lascia sempre un po’ di amaro in bocca. In assenza di Carolina Kostner, comunque, la coppia resta la miglior freccia all’arco del pattinaggio italiano.

Al contrario dei connazionali Weaver/Poje, non si sono lasciati sfuggire il titolo Meagan Duhamel ed Eric Radford, campioni del mondo per quanto riguarda le coppie di artistico. Nonostante il loro trionfo sia stato più che meritato, però, ad attirare l’attenzione è stato soprattutto il livello delle coppie cinesi, in particolare di Sui Wenjing ed Han Cong, giovane coppia emergente destinata a portare avanti la tradizione del loro Paese in questa disciplina nei prossimi anni.

I Campionati Mondiali hanno però anche rappresentato il momento dell’addio per alcuni pattinatori, come il canadese Jeremy Ten e la coppia cinese composta dai trentacinquenni Pang Qing e Tong Jian, che dopo essere tornati per la rassegna casalinga conquistando il bronzo hanno annunciato definitivamente il proprio ritiro dalle competizioni.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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