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Sei Nazioni 2015, l’Inghilterra scaccia la paura nel secondo tempo: Scozia ko e leadership del Torneo

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Primo tempo di arroganza, secondo tempo di sostanza. L’Inghilterra si risveglia dal torpore in tempo e spegne i sogni di gloria della Scozia, capace di chiudere davanti i quaranta minuti iniziali. La ripresa, però, è un monologo dei sudditi di Sua Maestà, vittoriosi 25-13 pur senza strafare. Quanto basta, tuttavia, per andare in testa provvisoriamente alla classifica del Sei Nazioni, prima del gran finale.

Gli inglesi devono necessariamente dare un segnale ai propri tifosi e lo offrono subito al 4′, quando un buco di Nowell porta il XV della Rosa a giocare nei 22 scozzesi. Jonathan Joseph sguscia via come un’anguilla al tentativo di placcaggio degli ospiti e marca la quarta meta personale del Torneo. L’inghilterra, pur giocando con supponenza, crea almeno altre due occasioni da meta nel primo quarto d’ora (una sventata brillantemente da Hogg su Brown), ma senza sfruttarle. Gli Highlanders, dal canto loro, non sembrano avere le idee chiare, ma alla prima azione vera del match (21′) si infilano perfettamente nella svagata difesa inglese e vanno addirittura in meta, grazie a Mark Bennett. Il vantaggio dura pochi minuti, perché Ford porta avanti i suoi dalla piazzola. Ma la Scozia risponde presente, martella bene in attacco e Laidlaw pareggia al 29′. Gli ultimi dieci minuti sono prevalentemente di marca scozzesi, gli inglesi si ammutoliscono e il capitano degli ospiti sfrutta ancora l’indisciplina inglese, portando in vantaggio i suoi sul 10-13.

L’Inghilterra, però, esce dagli spogliatoi con tutt’altro piglio, decisamente più combattivo e adatto al contesto. Una bella azione nei 22 scozzesi erode la difesa ospite, Ford vede il buco nella linea e il mismatch con gli avanti, si infila dentro e marca il 17-13 al 43′. Gli inglesi giocano in maniera più sciolta, gli scozzesi soffrono terribilmente la maggiore qualità avversaria ed è sempre Ford ad allungare dalla piazzola, sul 20-13. La nazionale del Cardo prova a reagire ma l’Inghilterra la spegne subito e, anzi, solo un passaggio in avanti di Haskell non permette a Mike Brown di andare in meta. Tanti errori da una parte e dall’altra, che rendono la partita spezzettata e poco entusiasmante. Ford avrebbe l’occasione di chiuderla definitivamente dalla piazzola, l’apertura colpisce il palo ma i suoi compagni recuperano l’ovale. Sull’azione seguente l’allargamento del gioco porta alla meta di Jack Nowell al 76′.

Twitter: @panstwee

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Eatsleep Rugby Twitter

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