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Sci di fondo maschile: Italia, una stagione da ricordare (e da record)

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Sì, l’Italia maschile dello sci di fondo è tornata. La stagione appena conclusa ha riportato finalmente in auge la nazionale azzurra, di nuovo competitiva ai massimi livelli in più settori dopo gli ultimi anni di buio totale. Non sono mancati i passaggi a vuoto, ma pur tra alti e bassi il gruppo guidato da Giuseppe Chenetti si è riscoperto capace di lottare con i migliori e di vincere, tanto da stabilire addirittura un record: quello del maggior numero di successi individuali conquistati in una stagione di Coppa del Mondo, ben cinque. Un anno da ricordare insomma, che ripercorriamo attraverso il nostro diario.

30 novembre – Francesco De Fabiani comincia con un ottimo 13esimo posto la sua prima vera stagione tra i grandi, dopo le ottime impressioni delle Olimpiadi di Sochi. Il valdostano raccoglie un bel piazzamento nella 15km in tecnica classica di Ruka, dimostrandosi subito in eccellente condizione.

21 dicembre – Dopo tanti piazzamenti e il fallimento della settimana precedente, Federico Pellegrino può finalmente gioire. Il valdostano consacra tutto il proprio talento nella sprint in tecnica libera di Davos, in cui riesce ad essere perfetto dalle batterie fino all’atto conclusivo, dove con il giusto tempismo stacca la concorrenza e resiste ai ritorni finali di Petukhov e Krogh. Prima vittoria in carriera.

4 gennaio – Seconda tappa del Tour de Ski, ad Obertsdorf si corre un inseguimento di 15km in tecnica classica. Il terreno di caccia ideale per Francesco De Fabiani e Dietmar Nöckler che, infatti, rispondono come meglio non potrebbero alle aspettative della vigilia. In particolare, De Fabiani resta con i big fino agli ultimi metri e solo l’inesperienza del 21enne valdostano lo estromette dallo sprint finale (sarà settimo al traguardo), ma non gli nega la realizzazione del miglior tempo assoluto (che purtroppo non significa vittoria). Il secondo crono di giornata, poi, lo firma proprio Didi Nöckler, decimo.

6 gennaio – L’uomo più atteso della sprint in tecnica libera della Val Mustair non può che essere Federico Pellegrino. E in un parterre di assoluto livello, nonostante l’assenza di diversi sprinter puri, il fuoriclasse di Nus rispetta i pronostici e si dimostra superiore a tutti ancora una volta. Chicco è semplicemente straordinario in una finale in cui Sundby sembra aver trovato il momento giusto per scappare via. Non con un Pellegrino così in forma: l’azzurro sul rettilineo finale si avventa come un falco sul norvegese e brucia in volata anche Petter Northug. Una vittoria di testa e cuore e Federico diventa davvero grande.

8 gennaio – Il Tour de Ski continua a sorridere ai colori azzurri. Nella gundersen di 25km in tecnica libera di Dobbiaco, un esaltante Roland Clara rimonta dalla 18esima alla 12esima posizione mantenendo un ritmo forsennato per tutta la gara, con cui sale sul podio dei migliori tempi di giornata, in terza posizione. Il preludio per l’irresistibile ascesa del Cermis.

10 gennaio – Dopo Dobbiaco aveva intenzione di ritirarsi dal Tour, ma in un paio di giorni Giorgio Di Centa ritrova le giuste sensazioni e si toglie la soddisfazione di concludere al 12esimo posto la mass start in classico di 15km in Val di Fiemme. Non è l’unico azzurro a brillare, anzi. Perché Francesco De Fabiani è ancora pimpante e conclude settimo, con Dietmar Nöckler decimo.

11 gennaio – Ci era andato vicino nel 2011, ma questa volta non gliela toglie nessuno. Roland Clara può vivere finalmente la prima vittoria della propria carriera a 32 anni dopo una sfilza apparentemente inesorabile di piazzamenti e lo fa sul suo terreno preferito, quello della scalata al Cermis, ultima tappa del Tour de Ski. L’altoatesino si arrampica alla grande sui terribili muri del monte trentino, porta a spasso tutti e stacca il miglior tempo, oltre ad una fantastica sesta posizione in classifica generale.

18 gennaio – Per gioire ancora, l’Italia non deve attendere molto. Una settimana dopo la conclusione del Tour de Ski, arriva un podio probabilmente inaspettato, ma non completamente escluso a priori. Ad Otepää (Estonia), Dietmar Nöckler e Federico Pellegrino volano nella team sprint in tecnica libera e chiudono al terzo posto, dietro soltanto alle inarrivabili Russia e Norvegia. Un segnale importante in vista dei Mondiali di Falun del mese prossimo.

24 gennaio – Terza sprint in tecnica libera in un mese, terza incredibile affermazione di Federico Pellegrino. Una vittoria ancor più significativa, perché il valdostano fa valere in pieno ancora una volta lo status di favorito numero uno della gara a Rybinsk (Russia) e perché il poliziotto di Nus diventa il nuovo leader della coppetta di specialità. Nella volata finale, di fatto, non c’è storia, con Chicco che precede quattro padroni di casa da vero e proprio Zar. La storia del fondo italiano viene riscritta.

19 febbraio – I Mondiali di Falun scattano con la gara più attesa, la sprint, anche se tutti i tifosi azzurri, in cuor loro, sono consapevoli delle risicate possibilità di medaglia per Federico Pellegrino a causa della tecnica classica, in cui il valdostano paga ancora dazio dai migliori. Il leader della coppetta di specialità, tuttavia, riesce ugualmente a regalare grandi emozioni, restando in lotta per la vittoria fino agli ultimi metri in finale, prima di cedere e di concludere quinto.

22 febbraio – Se la sprint era la gara più attesa, la team sprint in tecnica libera era quella con maggiori possibilità di medaglia. E Dietmar Nöckler e Federico Pellegrino fanno vedere subito di essere in gran forma, vincendo la propria semifinale con autorità. Il preludio ad una grande finale? Sì. La Norvegia di Krogh e Northug è imprendibile, ma dietro uno stoico Nöckler riesce a mettere Pellegrino nelle migliori condizioni possibili nell’ultima frazione. E Chicco non perdona. In volata Kriukov lo anticipa di un soffio, ma il valdostano strappa ugualmente uno straordinario bronzo iridato che premia la dedizione della coppia, capace di riportare l’Italia sul podio a sei anni di distanza dall’ultima medaglia maschile.

8 marzo – La degna conclusione di una stagione memorabile arriva a Lahti. Dopo un Mondiale difficile, in pochi si sarebbero aspettati che Francesco De Fabiani esplodesse proprio nella 15km in tecnica classica con partenza ad intervalli in terra finlandese, ma il valdostano stupisce tutti. Il 21enne di Gressoney sfodera una clamorosa prestazione soprattutto nella seconda parte di gara, con cui annichilisce la concorrenza e conquista la sua prima vittoria in carriera, ipotecando anche il successo nella classifica generale Under 23. E suggellando un’annata da ricordare.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit Fisi

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