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Sei Nazioni 2015, l’Italia per riappacificarsi con l’Olimpico. Il Galles per demolirlo

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Ottanta minuti per risollevarsi. Dopo l’inaspettata debacle contro la Francia, l’Italrugby ha la chance per ridare vigore al proprio Sei Nazioni all’ultima occasione e per riappacificarsi idealmente con l’Olimpico, ferito e tradito dagli azzurri nella pessima sconfitta di una settimana fa. Lo stadio di Roma sarà nuovamente affollato per la sfida contro il Galles, ma il rischio che i (probabili) 60.000 spettatori previsti possano ingoiare un altro boccone piuttosto amaro è concreto. Alla Banda Brunel il compito (una patata bollente) di ritornare e far ritornare a sorridere, per scacciare via le nubi tempestose degli ultimi giorni.

Compito quantomai arduo, vista l’entità del ko patito contro i transalpini e l’avversario da affrontare domani. Se gli azzurri non dovessero aver recuperato psicologicamente dall’ultima batosta, i Dragoni avrebbero ben poche difficoltà nell’insinuarsi nelle insicurezze e nelle debolezze italiche, sfruttando magari l’entusiasmo della straordinaria vittoria contro l’Irlanda. Gli uomini di Warren Gatland, come già accaduto nel 2013, si sono dimostrati un diesel, capaci di risollevarsi dopo la dura lezione inflitta dall’Inghilterra nella prima giornata e di arrivare, step by step, addirittura a contendersi un insperato titolo. Per strapparlo dalle grinfie di inglesi e irlandesi, tuttavia, bisognerà marcare davvero tanti punti, visto lo scarto sfavorevole ai gallesi: +12 contro il +37 dei sudditi di Sua Maestà e il +32 dei Verdi. Con il giusto abbrivio, insomma, l’Italia potrebbe rivivere il pomeriggio nero di un anno fa, quando proprio l’Inghilterra si ritrovò nella stessa situazione e demolì gli azzurri per 11-52. Una partita da prendere ad esempio per entrambe, naturalmente con chiavi di letture diverse.

Qualcuno potrebbe obiettare che si trattava di un’altra Italia, ma partita con la Francia alla mano la situazione non appare granché diversa, considerando i diversi infortuni a cui Brunel ha dovuto far fronte sinora. In settimana, inoltre, è arrivata la tegola Parisse, dal valore doppio visto il peso del capitano nell’economia del gioco italiano e per quanto riguarda la leadership. Il sostituto, Samuela Vunisa, convince meno di zero. Convincono, ma sono certamente contraddittorie, le scelte invece in prima linea: Castrogiovanni e, soprattutto, Rizzo partiranno titolari, nonostante non fossero stati convocati per la partita contro la Francia (Rizzo nemmeno per le prime due). Insomma, la gestione dei convocati è apparsa spesso poco chiara e confusionaria, come d’altronde l’Italia vista all’Olimpico contro la Francia. Fare peggio, obiettivamente, è difficile, ma contro non ci sarà una squadra senza idee e capace di compiere diversi errori come quella transalpina. No, ci sarà un Galles determinato e con le idee chiarissime. Talvolta prevedibili, forse, ma messe in pratica da una batteria di fuoriclasse interminabile. L’Italia proverà (dovrà) rispondere necessariamente con l’orgoglio e con quella grinta apparsa anch’essa insufficiente al cospetto della Francia. Ci riuscirà?

Italia: 15 Luke McLean, 14 Leonardo Sarto, 13 Luca Morisi, 12 Andrea Masi, 11 Giovambattista Venditti, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Samuela Vunisa, 7 Mauro Bergamasco, 6 Francesco Minto, 5 Joshua Furno, 4 George Fabio Biagi, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Michele Rizzo.
A disposizione: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Quintin Geldenhuys, 20 Robert Barbieri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Luciano Orquera, 23 Enrico Bacchin.

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 Liam Williams, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Taulupe Faletau, 7 Sam Warburton (c), 6 Dan Lydiate, 5 Alun-Wyn Jones, 4 Luke Charteris, 3 Aaron Jarvis, 2 Scott Baldwin, 1 Rob Evans.
A disposizione: 16 Ken Owens, 17 Rhys Gill, 18 Scott Andrews, 19 Jake Ball, 20 Justin Tipuric, 21 Gareth Davies, 22 Rhys Priestland, 23 Scott Williams

Twitter: @panstweet

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit FotosportIT/FIR

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