Strade Bianche 2015: tante frecce nelle faretra italiana, ma i favoriti sono stranieri

L’Italia si presenterà alla Strade Bianche 2015, nona edizione della corsa toscana, senza i favori del pronostico. Con i vari Cancellara e Valverde ai nastri di partenza per gli atleti nostrani emergere potrebbe essere difficile.

Sfruttando il gioco di squadra potrebbero provare a partire da lontano Fabio Felline e Giovanni Visconti. Compagni di squadra rispettivamente di Cancellara alla Trek e di Valverde alla Movistar, un loro attacco ad una trentina di chilometri dalla conclusione potrebbe permettere ai loro capitani in vista del finale. E se dovessero trovare l’attacco giusto, poi potrebbero realmente sognare in grande. L’altro lato della medaglia, però, potrebbe portarci a pensare ad una corsa per entrambi tatticamente bloccata e votata al servizio per i propri capitani.

Tra i big presenti anche Vincenzo Nibali, che non si presenta mai ai nastri di partenza per scaldare la gamba. Anche con una condizione fisica che non pare eccelsa nel finale potrebbe provare a dire la sua per testarsi anche in vista di un appuntamento per lui importante come la Milano-Sanremo. Nelle ultime uscite, comunque, poche le prestazioni degne di nota. Con lui all’Astana anche Davide Malacarne e Dario Cataldo.

Interessanti le presenze italiane in seno alla BMC. In particolare, potrebbero dimostrarsi adatti a questo genere di corsa Daniel Oss, atteso ad un 2015 migliore del 2014, Alessandro De Marchi e Damiano Caruso, che potrebbe esprimersi al meglio sopratutto sullo strappo finale. Difficile pensare alla vittoria, ma nonostante la presenza di Greg Van Avermaet e Samuel Sanchez in squadra un piazzamento non va escluso.

Terzo nel 2013, attenzione a Rinaldo Nocentini. L’azzurro dell’AG2R ha dimostrato di trovarsi bene su queste strade ed è una garanzia quando si tratta di trovare piazzamenti. Chi in quell’edizione colse uno splendido successo è Moreno Moser, passato alla Cannondale-Garmin nell’inverno e forse ritrovato ai livelli che gli competono. Per lui, che viene da un paio d’anni difficili, anche solo ritrovarsi competitivo a certi livelli potrebbe essere fondamentale. Formazione totalmente italiana per la Bardiani-CSF, con Enrico Battaglin e Manuel Bongiorno che potrebbero provare a fare la corsa considerate le loro caratteristiche.

La Lampre-Merida dovrebbe affidarsi a Filippo Pozzato, solitamente performante sullo sterrato anche se probabilmente meno adatto alle salite disseminate sul percorso. La conformazione fisica potrebbe metterlo in difficoltà nei tratti più impegnativi, ma la corsa di domani potrebbe essere un’ottima occasione per fare il punto della situazione in vista dei prossimi obiettivi stagionali.

La Strade Bianche potrebbe anche essere un’ottima occasione per Oscar Gatto (Androni Giocattoli) per ritagliarsi un ruolo importante in campo internazionale perso ormai da un paio di stagioni. Le qualità ci sono ma a ormai 30 anni il veneto in carriera sembra averle mostrate troppo a sprazzi. Prima corsa di un certo rilievo per Damiano Cunego, quarto lo scorso anno, con la Nippo – Vini Fantini. Per lui anche riconfermarsi sarebbe un successo.Poche speranze per la nazionale di Davide Cassani, espressione del progetto della multidisciplinarietà: Marco Aurelio Fontana sembra essere la punta della squadra, ma la poca abitudine a sforzi di questo tipo potrebbe relegare lui e i compagni nelle retrovie nonostante un percorso adatto.

In sintesi, l’Italia avrebbe molte carte da giocare. Con storie e progetti diversi, in tanti possono sperare di fare bene in terra toscana, considerando anche il percorso che si adatta a diversi tipi di corridori. Per battere i big stranieri, però, potrebbe servire qualcosa di più. 

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Gianluca Santo