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Tiro a volo: Stanco, Gelisio e Rossi per due posti. Quanti dubbi per Rio!

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Con ancora le gare di skeet da disputare nel week end ad Al Ain, vediamo la situazione del tiro a volo azzurro in vista di Rio 2016. Al momento l’Italia ha conquistato due carte in tutte le specialità maschili mentre ne rimangono ancora tre da conquistare in quelle femminili.

Double Trap

L’Italia si conferma la seconda potenza del double trap. Con qualche settimana di ritardo rispetto agli Stati Uniti, infatti, anche gli azzurri sono riusciti ad agguantare la seconda carta olimpica grazie al veterano Marco Innocenti, tornato sul podio di Coppa del mondo a distanza di dieci anni dall’ultima volta (oro a Roma nel 2005). Già presente a Sydney 2000 e Atene 2004, il toscano dovrà ora superare la durissima concorrenza interna per prendere parte alla terza edizione olimpica della sua carriera. Con Daniele Di Spigno opaco in queste prime prove stagionali, il promettente Davide Gasparini tornato ai livelli del 2013, il vicecampione mondiale Antonino Barillà e il sempreverde Emanuele Bernasconi, non sarà affatto semplice per il dt Mirco Cenci prendere una decisione.

Trap

Se nel trap maschile i nomi degli azzurri per Rio saranno con tutta probabilità quelli di Giovanni Pellielo e Massimo Fabbrizi, qualche sorpresa invece potrebbe esserci invece nel trap femminile. Con ancora una carta da conquistare e l’exploit di Silvana Stanco, il dt Albano Pera potrebbe essere costretto a scelte dolorose nonostante l’aumento di un’unità rispetto a Londra. Oltre alla campionessa in carica Jessica Rossi, non bisogna infatti dimenticare Deborah Gelisio, campionessa europea 2014 e sul podio a cinque cerchi (in una specialità diversa) a Sydney 2000. In questo senso potrebbero risultare decisivi i prossimi mondiali di Lonato.

Skeet

Le prove di skeet del week-end inoltre potrebbero complicare ulteriormente i piani di Andrea Benelli. In campo maschile in particolare il trio casertano Falco, Cassandro, Tazza è pronto a bissare lo strepitoso risultato di squadra ottenuto ad Acapulco da Valerio Luchini, Riccardo Filippelli e Luigi Lodde. Serve un segnale invece da Chiara Cainero e compagne, le uniche in casa Italia a non aver conquistato nemmeno una carta olimpica.

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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