Sci di fondo

Un lampo azzurro nel Grande Nord: De Fabiani trionfa nella 15 km di Lahti! E’ storia!

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Poltoranin, Cologna, Northug, Bauer, Sundby e molti altri. Tutti dietro, uno dopo l’altro, perché a Lahti il fuoriclasse odierno risponde al nome di un incredibile Francesco De Fabiani, capace di far vivere allo sci di fondo italiano una giornata tanto memorabile e storica quanto inaspettata. In Finlandia, il 21enne valdostano si prende la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo e trionfa a sorpresa nella 15km a tecnica classica con partenza ad intervalli, evento più unico che raro in casa Italia visto lo scarso feeling con l’alternato. L’ultima vittoria azzurra in una gara distance, infatti, risaliva a diciassette anni fa, quando Silvio Fauner vinse una 10km ad Hakuba, mentre Fabio Maj aveva riportato l’ultimo successo in classico per l’Italia in una sprint del 1999. La musica, tuttavia, ora sembra essere cambiata.

La clamorosa gara di De Fabiani era partita subito al meglio, grazie a dei materiali perfetti con cui si era portato nella Top 10. La svolta, poi, è arrivata nell’ultimo giro, quando DeFa ha accelerato vistosamente aumentando di parecchio i giri del motore, scavalcando i diretti avversari e diventando irraggiungibile in testa alla classifica con 34:51.2. Il ritmo mostruoso tenuto dal valdostano ha relegato al secondo posto uno dei grandi favoriti di giornata, il kazako Alexey Poltoranin, a 3″, mentre il gradino più basso del podio è appannaggio del beniamino di casa Sami Jauhojaervi. a 4.6″. De Fabiani non è l’unica sorpresa di giornata, visto che in quarta posizione troviamo il primo norvegese, il classe 1992 Martin Loewstroem Nyenget, capace di infilarsi davanti a Dario Cologna, quinto. Ma l’Italia non è solo il vincitore, perché Dietmar Noeckler non poteva non partecipare alla festa. L’altoatesino replica la splendida gara di due anni fa e, come allora, strappa un eccellente sesto posto a 13″ dal connazionale, a dimostrazione anche della bontà dei materiali dei due azzurri. Settimo Petter Northug, davanti ad Eldar Roenning ed a Lukas Bauer e Martin Johnsrud Sundby. Per loro, oggi, c’è l’anonimato. Per De Fabiani la gloria.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Credit Fisi

1 Commento

  1. ale sandro

    8 Marzo 2015 at 11:00

    Forse con oggi De Fabiani si è reso definitivamente conto di quanto sia forte, e questa è la cosa più importante. Serviva una stagione completa per imparare , ha un po’ anticipato i tempi rispetto a quel che mi aspettavo, meglio così. I risultati che avevo definito da “montagne russe” si sono confermati 😀
    Da ora in avanti bisognerà confermarsi il più possibile nella top ten, e bisognerà anche non ascoltare chi dirà che è arrivato in ritardo di una settimana/decina di giorni. Abbiamo una freccia importante al nostro arco e la solita roccia Noeckler , bravissimo anche oggi, a condividerne le pressioni nella tecnica.
    Grande Francesco 🙂

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