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Volley, SuperLega – 24^ giornata: le pagelle. Kaziyski stellare, Atanasijevic atomico, Modena flop, ciao Piacenza

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Nel weekend si è disputata la 24esima giornata di SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile (clicca qui per cronaca, risultati e classifica). Di seguito le nostre consuete pagelle, per scoprire i Top&Flop del fine settimana.

 

MATEY KAZIYSKI: 10. KK alla miglior partita della stagione, nel match più importante di tutta la regular season. Ci pensa lo schiacciatore bulgaro a tramortire Modena, riportando Trento al comando della SuperLega, quando mancano solo due giornate alla conclusione del campionato.

Nel primo set un ace micidiale sul finire del parziale annichilisce Bruninho e compagne; nel quarto parziale i canarini sembrano involati verso il 2-2, ma il servizio pungente dei Kaziyski permette ai dolomitici di recuperare e di chiudere agevolmente la contesa. Il tabellino personale parla di 19 punti, 58% in attacco, 3 aces (senza errori in battuta), 44% di ricezione perfetta e solo 2 errori in fase offensiva: magnifico.

 

ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 9. Indomabile. L’opposto serbo non si ferma un minuto e guida la riscossa di Perugia che fatica sul campo di Monza, prima di conquistare i tre punti che valgono il quarto posto in classifica (e, salvo clamorosi scivoloni, il vantaggio del campo nei quarti di finale playoff contro Verona). Ben imbeccato da De Cecco, segna 22 punti con grande continuità e precisione (60% in fase offensiva), esaltandosi sempre nei momenti decisivi e picchiando duro anche al servizio (2 aces).

 

JIRI KOVAR e MARKO PODRASCANIN: 8,5. Macerata è ancora in piena corsa per il primo posto in regular season! I Campioni d’Italia infilano la nona vittoria consecutiva, sconfiggono Latina a domicilio (squadra capace di espugnare il Fontescodella nel match d’andata, dopo oltre due anni d’imbattibilità) e si portano a due soli punti dalla vetta della classifica.

Grande merito spetta a Kovar e Podrascanin. Lo schiacciatore gioca titolare e si esalta si in fase offensiva (17 punti, 58%) che in ricezione (68% di positiva); il centrale è granitico sottorete (5 muri) e produce complessivamente 14 punti (65%). Sono sempre loro due a dettare il ritmo, a creare gli strappi decisivi, a piazzare i punti che chiudono i vari set.

 

MOLFETTA: 8. Playoff! Ora è ufficiale: per la prima volta in 50 anni di storia, il club pugliese si qualifica alla post-season del massimo campionato italiano. Torres (23 punti, nonostante ben 8 errori al servizio e 6 in attacco), Sket (20), Hirrezuelo, Candellaro, Noda Blanco, Bossi, Del Vecchio, Romiti, Spirito sconfiggono Ravenna al tie-break e sono gli eroi principali di una straordinaria cavalcata, rivelatasi formidabile nel girone di ritorno.

 

STEFANO GIANNOTTI: 7. L’opposto di Padova segna 23 punti (51%) e trascina il suo club a una bella vittoria sul campo di Piacenza: scalpo di prestigio utile anche per blindare l’undicesima posizione in classifica.

PETER VERES: 7. Finalmente Milano! Prima vittoria nel girone di ritorno, primo successo da tre punti di tutta la stagione, evitato l’ultimo posto in classifica lasciato a Città di Castello. Bene lo schiacciatore che segna 18 punti, con un eccellente 67% in attacco e il 79% di ricezione positiva.

 

MODENA: 4. Zero punti raccolti nelle ultime due giornate, due sconfitte consecutive per 3-1, vetta della classifica smarrita (e ormai definitivamente persa, salvo miracoli sportivi). I canarini si sono sciolti nella prima metà del loro tour de force, quando hanno affrontato squadre di una certa caratura come Latina (sesta) e Trento (ex seconda). La vecchia capolista ha faticato a imporre il suo gioco, ha sciupato un’occasione davvero importante per trascinare il match al tie-break e ora si lecca le ferite. Solo uno scatenato Petric (21 punti, 70% in attacco!) e Ngapeth sono parsi in condizione di contenere i dolomitici, ma Trento è stata davvero troppo più forte.

 

PIACENZA: 4. Davvero un tunnel senza fine. Arriva l’ennesima sconfitta nel girone di ritorno (la nona), undicesimo ko negli ultimi 12 incontri giocati, nono posto in classifica, fuori matematicamente dai playoff con due giornate d’anticipo. Una situazione da mani nei capelli, raramente vista a queste latitudini. Stagione complicatissima, mille problemi societari, smantellamento della squadra in corsa e poi un colabrodo per la seconda parte dove il Copra è praticamente diventato la squadra materasso del torneo.

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