Ciclismo

Amstel Gold Race 2015: Nibali e Gasparotto punte azzurre? Felline per consacrarsi

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Negli ultimi anni l’Amstel Gold Race ha più volte strizzato l’occhio agli italiani. Dopo il successo di Damiano Cunego nel 2008, quando la carriera del veronese sembrava avviata verso ben altri risultati, il Bel Paese è tornato sul gradino più alto nel 2011 grazie ad Enrico Gasparotto, dominatore del Cauberg in quell’edizione della corsa. Entrambi, domenica, saranno al via. Con quali speranze l’Italia si presenta in Olanda?

Gasparotto, passato nell’inverno alla Wanty Groupe Gobert, ha sempre amato questa corsa e in particolare il Cauberg, ascesa decisiva. Anche lo scorso si era distinto su queste strade. Quasi relegato ad una squadra Professional è chiamato a dare un forte segnale. Forse non ha più lo spunto che nel 2011 gli aveva consentito di vincere, ma un buon piazzamento è alla sua portata, specialmente se la corsa dovesse decidersi agli ultimi chilometri. In squadra con lui anche Marco Marcato. In palla alla Roubaix, il veneto potrebbe risultare un fattore importante della corsa, magari con un attacco negli ultimi chilometri per provare a sorprendere tutti.

Nelle classiche ha sempre faticato, salvo qualche rara eccezione, ma quando è in forma Vincenzo Nibali è in grado di vincere su ogni terreno. La vera incognita, per quanto riguarda il siciliano dell’Astana, riguarda proprio la condizione fisica. Fino ad ora non ha mai lasciato il segno. Il suo grande obiettivo stagionale, anche in questo 2015, è il Tour de France e in funzione della Grande Boucle ha programmato i picchi di forma.

Tra i giovani, potrebbe finalmente essere arrivato il tempo di Fabio Felline. Tutta un’altra storia, fino ad ora, la sua stagione rispetto a quelle passate. Vittorie, anche importanti, che gli consentono di avvicinarsi a queste classiche quantomeno con i gradi di battitore libero. In casa Trek c’è anche Mollema, ma in caso di arrivo in volata il torinese potrebbe cogliere un ottimo piazzamento. È la sua prima Classica, e le C maiuscola non è un caso, da affrontare con aspettative di un certo tipo. Il talento c’è, ora servono i risultati per dimostrare al mondo chi è Fabio Felline. 

Non ha nulla da dimostrare Davide Rebellin. In settimana si è classificato quinto alla Freccia del Brabante, quasi un piccola Amstel. Gli anni passano, è vero, ma il 43enne della CCC Sprandi Polkowice sta dimostrando di poter continuare a correre e dare spettacolo nel ciclismo che conta. Un piazzamento sembra alla sua portata, pur senza le qualità fisiche che l’hanno portato a vincere questa competizione nel 2004. E un risultato prestigioso potrebbe farci chiedere, ancora una volta: “Per quale motivo non vedremo Davide al Giro d’Italia?”

Per tutti gli altri, sembra più complesso poter provare a dire la loro. Giampaolo Caruso (Katusha) dovrebbe lavorare per Joaquim Rodriguez o provare un attacco da lontano, che spesso si risolve in un nulla di fatto ai piedi del Cauberg. Discorso simile anche per Giovanni Visconti, che alla Movistar dovrebbe essere una spalla importante per Valverde, tra i favoriti per il successo finale. È una garanzia di piazzamento Rinaldo Nocentini (AG2R), uomo di esperienza in un’AG2R La Mondiale che dovrebbe puntare su Romain Bardet. Merita un discorso a parte la Bardiani-CSF. Gli uomini del Greenteam non sembrano aver trovato la giusta condizione, probabilmente anche in ottica Giro d’Italia. Ma atleti come Sonny Colbrelli ed Enrico Battaglin dovrebbero avere la possibilità di misurarsi con i migliori atleti al mondo in queste corse che teoricamente potrebbero essere molto adatte alle loro caratteristiche. Ci si aspetta qualcosa da Damiano Cunego. La Vini Fantini – Nippo ha raccolto un invito importante, tocca a lui dimostrare di valere questi palcoscenici. Difficile capire quale sia realmente il suo stato di forma, ma la grinta c’è di sicuro.

Torna sulle Ardenne anche Diego Ulissi, capitano affiancato a Rui Costa per la Lampre-Merida. Dallo scorso giugno ha corso pochissimo, è difficile chiedergli risultati per il poco ritmo gara. Ma già se riuscisse a rimanere con i migliori sino alla fine non sarebbe un cattivo inizio per questa sua stagione.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Trek Factory Racing

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