Formula 1

F1 2015: Vettel vs Hamilton, un nuovo dualismo. Due piloti a confronto

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Il Mondiale di F1, dal giorno della sua creazione nel 1950, è sempre stato palcoscenico di dualismi tra piloti importanti: Hunt vs Lauda, Piquet vs Mansell, Senna vs Prost per fare alcuni esempi. Confronti vissuti non solo in pista ma anche dal punto di vista personale, per il modo differente di interpretare le corse da parte dei drivers coinvolti. Nell’annata corrente, si può immaginare che un duello appassionante possa essere quello tra Lewis Hamilton su Mercedes e Sebastian Vettel su Ferrari. I due alfieri di Stoccarda e Maranello sono, infatti, tra i piloti più titolati del Circus con il tedesco 4 volte campione nel mondo, dal 2010 al 2013, e il britannico vincitore di due titoli iridati, l’ultimo risalente alla stagione scorsa.

Una sfida di tecnica in pista: da una parte, Seb estremamente intelligente e veloce al momento giusto e, dall’altra, Lewis istintivo, aggressivo, in poche parole, velocità allo stato puro. Due stili diversi, esaltati da due mezzi differenti: la Mercedes più esigente sugli pneumatici ma, attualmente, vettura completa in ogni area mentre la Ferrari, dotata di una gestione delle gomme eccellente ed accelerazione sul dritto invidiabile. Il connubio pilota-macchina non può che infiammare la contesa tra due uomini che, comunque, hanno molte cose in comune.

Entrambi esordiscono in F1 nel 2007 ed ottengono il titolo mondiale a 23 anni, l’inglese su Mclaren nel 2008 e il teutonico su Red Bull 2010. Una carriera parallela che li ha visti a confronto anche nelle categorie inferiori e che ora li ritrova l’uno contro l’altro per un sogno mondiale.

Lewis, dalla vittoria dell’anno scorso, sembra molto maturato. La gestione della gara è decisamente migliorata rispetto al passato e pur rimanendo intatte le qualità velocistiche fuori dal comune, egli si è completato con altre, indispensabili per ottenere dei risultati: capacità di salvare gli pneumatici, leggere la corsa prima degli altri, anticipando le mosse altrui. Del resto, un mito come Ayrton Senna sosteneva che per vincere è necessario fondere quei momenti nei quali essere determinati ed aggressivi con quelli in cui essere più attendisti. Hamilton, dal successo 2014, ha avuto questa evoluzione e già dalla vittoria e secondo posto dei primi due appuntamenti del Mondiale 2015 traspare ciò. Inoltre, se andiamo a dare uno sguardo ai dati dell’inglese non si può che aver conforto della grandezza del driver in questione: 2 volte Campione del Mondo (2008/2014), 34 vittorie (miglior pilota britannico di tutti i tempi, superato Nigel Mansell), 72 podi e 40 pole position.

Per quanto riguarda Vettel, il tedesco sta vivendo l’esperienza in Ferrari come il sogno di una vita. Cresciuto nel mito di Michael Schumacher, che vinceva i Mondiali in rosso, Seb è subito entrato alla grande nel background del Cavallino Rampante, trasmettendo la sua esperienza vincente in Red Bull e cercando di ritrovare anche se stesso dopo una stagione di molte ombre e poche luci. L’inizio è stato eccezionale con 40 punti in classifica generale, a 3 da Hamilton, e una monoposto che sembra di essere di tutt’altra pasta rispetto all’anno scorso. Risultati che, tra l’altro, zittiscono chi riteneva che i quattro titoli iridati di Vettel fossero esclusivamente ascrivibili alla vettura che ha guidato piuttosto che alle sue capacità di pilota. Del resto, scorrendo le statistiche del teutonico non si può che rimanere senza fiato: in 9 anni di F1, 4 volte campione del mondo, 40 vittorie ad 1 dal mito Senna, 68 podi e 45 pole position. Numeri che parlano da soli!

Una sfida che, pertanto, potrebbe caratterizzare tutto il 2015 ed emozionare gli appassionati che hanno bisogno di un confronto del genere e che può dare un po’ di sale ad un Circus con poco appeal negli ultimi tempi.

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Immagine: pagina FB Lewis Hamilton 44

giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

Twitter: @Giandomatrix

 

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