Formula 1

F1, GP Cina 2015, analisi gara: Hamilton mattatore, Ferrari c’è da lavorare!

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Il terzo appuntamento del Mondiale di F1 2015 in Cina, ha dato ulteriori indicazioni per fare un’analisi più precisa della situazione. La gara di oggi, infatti,  ha detto che la Mercedes , su un tracciato che impegna molto le ruote anteriori e con temperature normali, è la vettura da battere: velocissima in qualifica e consistente sulla durata. In gara, in particolare, Lewis Hamilton ha mostrato un feeling del tutto speciale con la sua W06. L’1:42.208, realizzato al 31esimo giro con pneumatici stressati già da diversi giri, è la dimostrazione di come e quanto l’inglese fosse in totale controllo della corsa. Una condizione che, in qualche modo, mina lo stato psicologico del suo compagno di squadra Nico Rosberg, messo dietro di 4 centesimi di secondo in qualifica e “ridicolizzato” quest’oggi. Di sicuro, il Lewis griffato 2015 è un pilota molto cosciente dei propri mezzi e della forza della sua macchina e sa come e quanto può andar forte. Il 35esimo successo in carriera, secondo stagionale, vale la leadership consolidata in classifica generale, con 68 punti,13 di vantaggio su Sebastian Vettel e + 17 sul compagno di team.

Venendo proprio alla Ferrari, dopo la “sbornia” di entusiasmo per l’inatteso successo del tedesco in Malesia, si è un po’ tornati alla realtà delle cose, o come direbbe Maurizio Arrivabene “Piedi a terra”. I 56 giri del Gp in Cina hanno evidenziato che c’è ancora da lavorare a Maranello per avvicinarsi in modo deciso alla Mercedes ma, già alla vigilia, sia i piloti che i tecnici avevano previsto una situazione del genere. Al momento, infatti, la Casa di Stoccarda è il riferimento sia per la potenza del motore che per il carico aerodinamico, soprattutto su piste come quella di Shanghai in cui l’uso dell’avantreno è molto sollecitato. In questo senso, le frecce d’argento sono sensibilmente migliori ed il gap nella gara odierna è stato esaltato dall’uso delle gomme medie.

In Bahrain, tuttavia, potremmo avere anche un esito diverso, su un tracciato con temperature più elevate e che richiede un impegno maggiore delle coperture posteriori, su cui la Ferrari, al momento, ha un vantaggio. Tra una settimana avremo le nostre risposte nello splendido scenario del GP in notturna in terra araba.

 

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