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Artistica
Ginnastica, Europei 2015 – Erika Fasana: Aquila Leonessa per azzannare la medaglia! Si vola al libero
Ci serve un’Aquila per volare. Abbiamo bisogno di una Leonessa che azzanni la preda. Nell’aria veleggia il profumino della magia. Alla Park&Suites Arena si cerca l’impresa.
C’è estrema necessità di una medaglia femminile agli Europei 2015 di ginnastica artistica. L’Italia sportiva chiede lo sforzo più importante a Erika Fasana che oggi pomeriggio sparerà le ultime cartucce della settimana in una scoppiettante Finale di Specialità al corpo libero.
L’amato quadrato chiuderà una rassegna continentale sostanzialmente positiva per la nostra Nazionale, ma che gradisce la consueta ciliegina sulla torta, spesso affidata al maestro pasticciere Ferrari. Questa volta ci aggrappiamo alla 19enne di Tavernola per affiancare un altro alloro al bel bronzo acchiappato ieri da Alberto Busnari.
L’azzurra è reduce dal bellissimo quanto amaro quarto posto dell’all-around. 15 centesimi dal bronzo di Ellie Downie che hanno fatto sgorgare qualche lacrima all’olimpica di Londra 2012. Semplice rabbia per il risultato, non di rimprovero nei suoi confronti al termine di una gara praticamente perfetta.
Uno stato di forma spaziale che perdura dall’inizio della stagione, culminato con il terzo posto in American Cup, con i botti del Trofeo di Jesolo, con i risultati di questa settimana.
E ci affidiamo proprio al corpo libero stellare ammirato venerdì pomeriggio per andare in caccia della medaglia. Si parte da quell’eccezionale 14.500, dalle bellissime difficoltà di 6.2, dallo storico Chusovitina in seconda diagonale (prima italiana di sempre a portarlo in gara, aspetto purtroppo passato ingiustamente in secondo piano).
Servirà ripetere quella prova per poter sperare di mettersi al collo qualcosa di importante. Partendo dal presupposto che la medaglia d’oro è tutt’altro che irraggiungibile. Chissà che il titolo continentale non rimanga nel nostro Paese dopo il trionfo di Vanessa Ferrari a Sòfia 2014.
L’Italia, per la cronaca e la statistica, ha già conquistato cinque medaglie al corpo libero nella storia degli Europei: sempre la bresciana è stata oro nel 2007, argento nel 2006 e nel 2009; bronzo di Maria Teresa Gargano nel 2004, prima medaglia individuale della storia azzurra.
Ricordiamo che la 19enne ha già disputato la Finale di Specialità ai Mondiali 2014, ma che questo è il suo primo grande appuntamento agli Europei (seniores naturalmente) nella sua giovane carriera.
Gli score di Erika Fasana a Montpellier: 14.000 nel turno di qualificazione (6.0 il D Score, 0.3 di penalità per uscita di pedana), 14.500 nella Finale all-around (6.2 la nota di partenza). Dunque parteciperà all’atto conclusivo partendo con il sesto punteggio, ma l’altro ieri ha piazzato il terzo assoluto. Insomma si può sognare concretamente.
Giulia Steingruber è la nuova Reginetta d’Europa, ma amareggiata per il mancato tris d’oro al volteggio. Lei ha incantato per tutta la settimana, venerdì ha piazzato 14.566 (6.0), miglior risultato di giornata e aveva vinto la qualifica con 14.333. Claudia Fragapane ha rischiato in qualifica, ma durante il concorso generale ha ruggito con 14.533 dimostrando di poter battere un colpo.
La svizzera fa concretamente paura, difende il bronzo di Sòfia quando finì alle spalle delle due vincitrici Ferrari/Iordache (entrambi assenti in questa occasione: eliminata l’azzurra, a casa la rumena), parte forse favorita, dotata di estrema eleganza, precisione e anch’ella di un Chusovitina davvero perfetto.
La britannica è invece molto discontinua, sbagliò già lo scorso anno alla Armeec Arena ed è un’autentica mina vagante: mai stare tranquilli quando c’è lei in pedana.
La donna di maggior esperienza è naturalmente Kseniia Afanaseva, Campionessa del Mondo 2011 e Campionessa d’Europa 2013 quando esibì uno degli esercizi più belli ed eleganti dell’ultimo lustro. 14.266 in qualifica (6.1), esperienza, preparazione, tanta gamba e influenza. Ritorna dopo le operazioni e gli infortuni che le hanno complicato il 2014, ieri ha conquistato il bronzo al volteggio ed è davvero al top.
Sono tutte racchiuse, è anche difficile fare un pronostico attendibile perché si gioca davvero sui centesimi e può succedere di tutto.
Punti di domanda sulla britannica Amy Tinkler: 14.200 in qualifica, non l’abbiamo vista nell’all-around (out per la regola dei passaporti). Saprà ripetersi?
Marta Pihan-Kulesza è un’ottima ginnasta, ma difficilmente riesce a superare 14.200: non dovrebbe essere un fattore per le medaglie. Andreea Munteanu e Maria Kharenkova sembrano essere troppo lontane, anche tecnicamente, per poter sperare di lottare per le posizioni che contano.
L’unico svantaggio per Erika è che partirà terza (dopo Kharenkova e Pihan), quindi sarà la grande big ad aprire la Finale. Subito dopo di lei Giulia Steingruber, mentre chiuderanno Fragapane e Afanaseva.
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