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Ciclismo
Giro d’Italia 2015, la terza tappa: Rapallo-Sestri Levante adatta per una fuga da lontano
Continua la nostra presentazione del Giro d’ Italia 2015 e siamo arrivati al terzo giorno di corsa che prevede una tappa nervosa e di difficile interpretazione.
La Rapallo – Sestri Levante sale dal Tigullio all’Appennino Ligure con un percorso breve di 136 km, ma che lascia respiro solo negli ultimi 20 km. E’ una tappa di media montagna, non tra le più difficili tra quelle inserite in questa categoria, ma in ogni caso una tappa adatta per fughe da lontano e per le squadre dei velocisti sarà difficile mantenere cucita la corsa.
Dopo la partenza da Rapallo si comincia subito a salire verso Ruta e successivamente verso il Gpm di Colle Caprile, una salita di 12 km al 4% (470 m) dopo 24.8 km. La discesa porterà alla fase decisiva della tappa, la salita di Barbagelata e la successiva discesa. La salita non è difficilissima, circa 8 km al 6%.
Dopo lo scollinamento i corridori dovranno affrontare alcuni km di discesa stretta e tecnica prima di trovare la strada provinciale più agevole che porterà in fondo alla discesa. Gli ultimi 25 km sono la parte più facile della tappa, quando si approderà sulla costa per arrivare a Sestri Levante. In quel momento le squadre dei velocisti prenderanno in mano la situazione per portare i propri sprinters a giocarsi il successo di tappa e smorzare eventuali tentativi di fuga.
Rapallo è purtroppo legata ad uno dei ricordi tragici della storia del Giro d’Italia, la morte di Wouter Weylandt nella tappa del 2011 che arrivava qui. Il Giro è arrivato altre due volte a Rapallo, con la vittoria del velocista spagnolo Poblet nel ’56, e con una fuga vincente di Virenque nel ’99.
Anche Sestri Levante è stata più volte tappa del Giro: nel 2012 la vittoria dopo una lunga fuga di Lars Bak, nel 2006 quella dello spagnolo Horrach dopo un’incredibile serie di cadute in discesa.
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nicolo.persico@olimpiazzurra.com