Seguici su

Golf

Golf, Masters Augusta 2015: Spieth si avvicina alla vittoria, ma lo spettacolo è tutto Tiger-Rory!

Pubblicato

il

Jordan Spieth si avvicina ulteriormente alla conquista della 79esima edizione del Masters. Il terzo round del Major più ambito vede rallentare il dominatore di Augusta (70, -2) rispetto alle prime due fantastiche giornate, ma non intacca la sua solidissima leadership di quattro colpi sul diretto inseguitore. Un vantaggio quasi (sottolineamo il quasi…) rassicurante per il 21enne texano, a quota -16 (200 – 64 66 70) dopo tre bogey, sette birdie ed un inaspettato doppio bogey alla 17, a rappresentare il primo vero momento di difficoltà dopo 54 buche. Insomma, manca solo il gran finale.

Chi potrebbe rovinarglielo? I più quotati sembrano essere Justin Rose e Phil Mickelson, rispettivamente in seconda e terza posizione a -12 (204 – 67 70 67) e -11 (205 – 70 68 67). L’inglese si conferma, un po’ a sorpresa viste le premesse, uno dei migliori della settimana e lo fa con una straordinaria sequenza di cinque birdie nelle ultime sei buche. Non smette mai di far impazzire il pubblico, invece, il mancino di San Diego, da sempre particolarmente legato ad Augusta, dove ha già indossato tre giacche verdi. Il Moving Day non ha scosso l’ottimo Charley Hoffman, caparbio a resistere in quarta posizione a -10 (206), ma ha invece esaltato due tra i giocatori più attesi di giornata e in assoluto, il numero uno al mondo Rory McIlroy e colui che ha trionfato nel Masters per quattro volte, Tiger Woods. Entrambi hanno messo a referto un poderoso -4 (68), seguendo quasi lo stesso schema: prime nove impeccabili, seconda metà del percorso con maggiori incertezze e con un bogey finale. I colpi di distanza da Spieth sono ben otto (-6), ma la quinta posizione a pari merito consentirà a tifosi ed appassionati di vederli giocare insieme nell’ultimo round. Uno spettacolo forse più grande dell’intero Masters, per certi versi.

A -6, inoltre, si sono attestati anche degli eccellenti Kevin Streelman e Kevin Na, solidi con -2, e un Dustin Johnson sottotono, addirittura sopra Par in +1. Male anche l’inglese Paul Casey (+2 di giornata), che chiude la Top 10 insieme al giapponese Hideki Matsuyama a -5. Resta piantato in 12esima posizione l’australiano Jason Day (-4), un colpo davanti allo spagnolo Sergio Garcia, 18esimo a -3. Dopo due grandi round, crolla in 21esima posizione il sudafricano Ernie Els, a -2 dopo un negativo parziale di +3. Ci si attendeva decisamente di più dall’australiano Adam Scott, da Rickie Fowler e soprattutto dal campione in carica Bubba Watson, mai davvero in gara e soltanto 25esimi, a -1. Recupera ben 20 posizioni Henrik Stenson, nonostante una forma fisica non eccelsa per via dell’influenza: lo svedese è 30esimo, pari al Par, come Patrick Reed.

Twitter: @panstweet

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla pagina dedicata al golf!
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Official Twitter Golf.com

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità