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Golf
Golf: poker italiano allo Shenzen International, con la star Bubba Watson. Spieth subito in campo negli States
La Race to Dubai sbarca in Cina per due settimane in terra asiatica. La prima tappa sarà lo Shenzen International (montepremi $ 2.500.000), torneo neofita dell’European Tour e che accoglierà diversi reduci del Masters della scorsa settimana. Il Genzon Golf Club, inoltre, sarà onorato dalla presenza di uno dei fuoriclasse del golf moderno, su cui ricadranno inevitabilmente le attenzioni di tutti, in virtù anche della sua ultima visita in Cina, ad ottobre.
Bubba Watson, infatti, vi ritorna a quasi sei mesi di distanza da quella rocambolesca vittoria al HSBC Champions, uno dei quattro tornei dei World Golf Championships. Il numero quattro al mondo si presenta come il grande favorito a Shenzen, ma dovrà dimostrare di saper imprimere una svolta dopo l’opaco Masters giocato, di cui difendeva il titolo poi conquistato da Spieth. La 38esima posizione ha lasciato decisamente l’amaro in bocca al mancino della Florida, arrivato ad Augusta con aspettative ben più alte. Quelle con cui si presenta al nastro di partenza al Genzon. La pattuglia europea proverà a mettersi di traverso, soprattutto con i francesi Alexander Levy, Gary Stal, Romain Wattel e Grégory Bourdy e con gli inglesi Andy Sullivan, Tommy Fleetwood e Ross Fisher (il quarto della Race to Dubai). Potranno dire la loro anche lo scozzese Richie Ramsay, vincitore tre settimane fa in Marocco, lo svedese Alex Noren e gli spagnoli Alejandro Cañizares e Pablo Larrazabal, senza dimenticare il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’argentino Emiliano Grillo. Un grande favorito, ma tanta incertezza.
E, probabilmente, poca Italia. Saranno in quattro a rappresentare i colori azzurri in Cina, tutti a caccia di riscatto e obbligati a dimostrare qualcosa dopo un mese di marzo quantomai opaco. Nell’ultimo torneo giocato, un mese fa in Sudafrica, Edoardo Molinari aveva fatto intravedere segnali di ripresa, ma dal torinese ci si attende una maggiore continuità. Renato Paratore, dopo i primi due mesi estremamente positivi, è incappato in qualche taglio di troppo, ma possiede le qualità per risollevarsi. E, ovviamente, tutto il tempo a disposizione. Meno tempo ha Marco Crespi, se vuole mantenere la carta per il prossimo anno, mentre Matteo Manassero è chiamato ad una scossa: il 59esimo posto raccolto in Marocco è stato un segnale flebile, ma non può assolutamente bastare.
Le luci della ribalta internazionali, tuttavia, saranno esclusivamente puntate sul PGA Tour e sul RBC Heritage (montepremi $ 5.900.000), in programma all’Harbour Town di Hilton Head. Nel classico appuntamento post-Masters, infatti, torna dopo sette anni il vincitore della Green Jacket di Augusta, quel fenomenale Jordan Spieth capace di stabilire una serie di record nel primo Major stagionale. Il 21enne texano proverà a sfruttare lo straordinario momento di forma per colpire ancora, ma dovrà guardarsi soprattutto da chi ha concluso in grande spolvero il Masters, i vari Zach Johnson, Ian Poulter, Bill Haas, Charley Hoffman e Kevin Streelman. In gara anche il detentore del titolo, Matt Kuchar, Patrick Reed, Jim Furyk, Webb Simpson e il nord-irlandese Graeme McDowell.
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Foto: Bubba Watson Official Facebook Page