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Nuoto, Assoluti Riccione 2015: su il sipario sulla stagione dell’Italia

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Le prove sono terminate, è tempo di andare sul palcoscenico. Una metafora teatrale che ben rispecchia la situazione dell’ItalNuoto, attesa da domani a sabato dagli Assoluti di Riccione. In palio la qualificazione per i Mondiali di Kazan e, soprattutto, la possibilità di rispondere colpo su colpo ai tanti squilli cronometrici di primissimo livello giunti da Pasqua in poi dal resto del mondo. Tra gli ultimi, 1’45”60 di Paul Biedermanni nei 200 stile libero, il 48”34 di Ning Zetao nei 100 sl (in semifinale) e il 7’47”58 di Sun Yang negli 800.

STILE LIBERO – Oceano vastissimo, con un’enorme gamma di possibili protagonisti. Marco Orsi – arriverà il record italiano sub 48 nei 100? – comanda i pronostici dei velocisti contro Luca Dotto, Luca Leonardi, Filippo Magnini, Michele Santucci e Federico Bocchia. Andrea Mitchell D’Arrigo quest’anno ha finalizzato la preparazione verso Riccione: lo yankee può stupire sia nei 200 (attenzione a Gianluca Maglia, rivitalizzato dalla cura Matteo Giunta) che nei 400, le due gare più amate. Assente Gabriele Detti, nel mezzofondo riflettori accesi sul solo Gregorio Paltrinieri: il fuoriclasse azzurro ha nel mirino il proprio personale di 14’39” che è anche record europeo. Tra le donne solito duello Erika Ferraioli-Silvia Di Pietro nei 50, Federica Pellegrini ma non solo nei 200 e Martina Caramignoli in dubbio nel mezzofondo che sarà dunque appannaggio di una già pimpante Aurora Ponselè. Fede ma non solo, si diceva: da valutare anche ad Alice Mizzau, Diletta Carli, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti. La 4×200 campione d’Europa scalda i motori.

RANA – Fabio Scozzoli e Arianna Castiglioni sono i più attesi. Il romagnolo che ora si allena in Austria per scendere sotto il minuto in stagione nei 100, la 17enne lombarda per abbassare ulteriormente l’1’07”09 di Milano (in pieno carico) e avvicinare le migliori del mondo. Andrea Toniato ha ormai raggiunto un livello molto simile a quello di Scozzoli: vedremo quali sono i suoi margini di miglioramento. Appello da sfruttare per Lisa Fissneider, in ombra nel 2014 ma reduce da una fruttuosa esperienza negli Stati Uniti. Nei 200 Elisa Celli sfiderà la rivelazione dello scorso dicembre Giulia Verona, si rivedrà Giulia De Ascentis post infortunio e Luca Pizzini, Edoardo Giorgetti e Claudio Fossi daranno vita a una sfida interamente datata 1989.

FARFALLA – Nei 50 Silvia Di Pietro (caricata dalla concorrenza di Elena Gemo ed Elena DI Liddo) e Piero Codia possono far registrare crono interessanti. Nei 100 Ilaria Bianchi dovrà confermarsi sotto i 58” come ad agosto e a dicembre, mentre Matteo Rivolta è chiamato al vero esame di maturità dopo le tante occasioni perse per tornare quello di Barcellona. Nei 200 doppio duello: Matteo Pellizzari-Francesco Pavone e Stefania Pirozzi-Alessia Polieri.

DORSO – Giovani alla riscossa. Il dorso negli ultimi anni ha regalato gare frizzanti e parecchie sorprese e anche nel 2015 non vuole essere da meno. Niccolò Bonacchi e Simone Sabbioni si contenderanno le gare veloci, Luca Mencarini e Christopher Ciccarese i 200. Tra le donne testa a testa Arianna Barbieri-Carlotta Zofkova nei 50 e 100 (con occhio al cronometro), mentre nei 200 la 20enne Margherita Panziera continuerà la propria crescita a caccia dei tempi di Federica Pellegrini e Alessia Filippi.

MISTI – Federico Turrini e Stefania Pirozzi sembrano non aver rivali. Potrebbe infilarsi Damiano Lestingi, soprattutto nei 200. In start list anche Luca Marin, il cui ultimo acuto è datato Londra 2012.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Swimmeeting Alto Adige

1 Commento

  1. Federico Militello

    14 Aprile 2015 at 16:51

    Speriamo, nella rana serve una scossa.

  2. Francesco III d'Este, duca di Modena

    13 Aprile 2015 at 20:12

    Mi incuriosisce molto la rana femminile. La Castiglioni ha dimostrato grande solidità e continuità: anche agli ultimi criteria giovanili ha stampato degli ottimi tempi (sebbene si gareggiasse in vasca corta – e non capirò mai il perché – e senza preparazione adeguata) ed è a tutta prima il nostro pezzo di maggior valore. La Fissneider invece è un’incognita totale; personalmente quando mi sono imbattuto in lei le prime volte (tra il 2009 e il 2010) mi son detto: “Cavolo, ecco il soggetto che ci serve per fare il salto di qualità nella rana femminile in campo internazionale”. Quasi sei anni dopo, sono ancora convinto di ciò: credo che a livello fisico (costituzione corporea) lei sia la più solida e completa in circolazione nel nostro paese. Però cavolo… avrebbe bisogno di un esorcismo! Dalle mie parti si direbbe”ghe n’a semper vùna”: infortuni, malattie, cedimenti mentali, più forse qualche preparazione cannata (suo malgrado, perché ha una serietà tutta teutonica nel lavorare)… tutto sembra congiurare per impedirle di ottenere continuità ad alto livello che le competerebbe. Adesso è ripartita da zero, con un allenatore dal nome un po’ più pronunciabile (anche se ritengo che col Gyertya c’erano margini di crescita) e di nuovo nella sua BZ, alla facciaccia della mancanza di piscine. Pagherà? Staremo a vedere… per intanto ha fatto solo gare in yarde e i tempi erano di tutto interesse.
    Sulla lunga distanza c’è l’atleta che più mi “perplessa” (cit.): Giulia Verona. Mi perplessa perché è fisicamente atipica per i canoni del nuoto moderno (mingherlina e sottile), eppure ha una marcia eccellente. Certo, ha solo 16 anni, quindi è ancora un blocco di marmo da sbozzare, ma se cresce con continuità può farci sognare

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