Tennis
Tennis, Atp Barcellona: Fabio Fognini, il carnefice di Rafa Nadal! Si va ai quarti!
Uno strepitoso Fabio Fognini gioca un altro brutto scherzo al numero 4 del ranking Rafa Nadal, sull’amata terra rossa di Barcellona. Il tennista ligure, dopo il successo nella semifinale del torneo di Rio De Janeiro, ottiene una nuova vittoria sull’iberico al termine di un match di 2 ore di gioco conclusosi con il punteggio di 6-4 7-6.
Un Fognini con ” i fiocchi” quello di scena in Catalunya: disciplinato tatticamente, preciso nello scambio e sempre in apparente controllo del match. Pur affrontando un mostro sacro come Nadal, infatti, Fabio non ha mai patito psicologicamente il gioco dello spagnolo, essendo al contrario lui stesso a far correre Rafa da un lato all’altro del campo. Indubbiamente, non stiamo parlando della migliore versione del tennista di Manacor però i meriti dell’azzurro sono chiari.
Fin dal primo set, infatti, Fognini ha impresso il proprio marchio di fabbrica all’incontro, con un gran numero di vincenti che al termine saranno ben 34 contro i 17 di Nadal. In particolare, nella prima frazione, quello che stupisce sono i pochi errori non forzati del giocatore ligure, solo 7. Grazie ad una splendida profondità di palla, specie sul dritto, Fabio si aggiudica il set sul 6-4, lasciando basiti gli spettatori spagnoli accorsi per assistere al match del proprio idolo di casa.
Nella seconda frazione, l’inizio è molto equilibrato con entrambi i giocatori ad avere problemi nel mantenere il servizio. Ben 3 break nei primi 3 games del set sanciscono il vantaggio per Nadal che avrà l’opportunità di servire per il set, sul 5-4, anche sfruttando un Fognini meno costante nello scambio da fondo e con più errori. Tuttavia, sul 5-4 il tennista nostrano riesce a pareggiare i conti portando l’incontro al tie-break. L’inizio è folgorante per Fabio che va rapidamente sul 3-0. Un vantaggio che consentirà al giocatore ligure di “gestire” l’incontro e concludere la sfida sul 7-6, con grande classe e qualità.
Ai quarti di finale, per l’azzurro ci sarà un altro iberico ovvero Pablo Andujar Alba e se la prestazione di oggi dovesse riconfermarsi, niente è precluso per il nostro portacolori.
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giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com
Immagine: Federtennis/Tonelli
Twitter: @Giandomatrix
ale sandro
23 Aprile 2015 at 19:37
Caro Fabio, se solo avessi un po’ di continuità senza “cali di concentrazione”, avresti davvero pochi traguardi preclusi sul rosso.
Al
24 Aprile 2015 at 11:38
Sta diventando evidente che Fognini ha bisogno in campo di uno sguardo amico: che sia quello di Barazzutti, di Bolelli o della Pennetta, quando c’è un compagno d’armi riesce a restare concentrato.
A me ha fatto impressione Nadal, non lo vedevo da un po’, sembra sgonfiato fisicamente. Era una montagna di muscoli estremamente reattivi, ora è ‘solo’ fisicato. Probabilmente anche la sua palla è diventata meno pesante.
ale sandro
26 Aprile 2015 at 10:54
Su Nadal, preferisco non esprimermi in merito ai muscoli, mi limito a pensare che il suo andar forte da praticamente quasi una dozzina d’anni, con un tennis così dispendioso,con alcuni infortuni non da poco sebbene ‘rientrati’ efficacemente dalle cure all’avanguardia, possa far pagare qualcosa (o molto di più ) in termini di tenuta atletica in alcune stagioni. Ci sta quindi da parte sua il bisogno di rifiatare o di avere qualche alto e basso quasi fisiologico, considerando poi la semifinale a Montecarlo un “basso” momento della sua carriera, con tutte le virgolette del caso si intende 😀 . Per l’occasione è stato anche molto bravo Fognini a fare il terraiolo sui generis ,che fa soffrire i terraioli. Ha fatto tutte le cose giuste, variare, incrociare o giocare lungolinea quando serviva comandando spesso lo scambio, e con Nadal evidentemente riesce ad esprimersi in modo un po’ più efficace che con altri top ten.
Su Fabio è vero quello che dici ,anche se troppe volte abbiamo visto che il teatrino con il suo staff lo ha fatto ugualmente. Considero però positivo (per quanto possa considerarsi positivo ciò che riguarda una sconfitta 😀 ), a meno che mi sia sfuggito qualcosa e in tal caso me ne scuso, il non averlo visto reagire male o esageratamente nel match con Andujar. C’è ancora tanto da fare e purtroppo il tempo passa inesorabile, però la lucidità e la serenità resta la cosa più importante, Flavia in tal senso può dargli un enorme aiuto.