Seguici su

Precisione

Tiro a segno, Coppa del Mondo Changwon: Italia, bene le carabine. Pistole in ripresa…

Pubblicato

il

Si è conclusa la prima tappa della Coppa del Mondo 2015 di tiro a segno e di ciò che resta della trasferta in quel di Changwon, è necessario tracciare un bilancio generale.

Senza ombra di dubbio quelli che in questo caso sono stati i padroni di casa, ovvero i sudcoreani, hanno mostrato un quasi totalitario stato di grazia; come d’altronde hanno mostrato un po’ tutte le compagini asiatiche, con la Cina in testa, attualmente nella posizione di poter addirittura di schierare nella stessa squadra novelli tiratori, appena arrivati nel circuito senior, e consumati atleti, che non si vedevano da parecchio sulle scene planetarie.

In seconda battuta sicuramente la rivale più accreditata è la Russia, anch’essa capace di produrre una notevole quantità, e al tempo stesso qualità, di tiratori, anche se nel frangente si è trovata a raccogliere una sola medaglia (d’oro), abili in quasi tutte le specialità a centrare l’atto conclusivo.

Proprio dall’analisi di tutte le finali, inoltre, arriva un’altra considerazione: quella sui giovani e sui veterani. Ormai il tiro a segno non ha età. Abbiamo visto dominatori delle scene di carabina come Emmons (USA) e Sidi (Ungheria) essere ancora ampiamente “sul pezzo”; al pari del giovane Quiquampoix (Francia) ad esempio, in una contesa imprevedibile e ricca di variabili quale sa essere solo la pistola automatica da 25m

E la nostra Italia?

Niccolò Campriani, nonostante sia arrivato due volte 8°, è comunque entrato sempre con grande autorità nelle finali di carabina, dando continuità all’argento europeo di Arnhem; mentre Petra Zublasing è stata brava a raccogliere la medaglia d’argento nella gara a lei più congeniale, quella delle 3posizioni, venendo preceduta soltanto da una Pejcic pazzesca (2 ori per la croata).
Nel settore della pistola invece, considerando che erano presenti solo gli uomini, la risposta è stata comunque positiva: Luca Tesconi è finalmente tornato a competere in una finale di Coppa del Mondo (7° dai 10m) e Giuseppe Giordano è rimasto sempre nella Top20 delle gare di libera ed aria compressa. Un po’ più indietro di condizione, invece, Andrea Amore e Mauro Badaracchi.

Adesso un po’ di riposo sarà necessario. Ma poi bisognerà tornare da subito allenarsi per preparare la trasferta di Fort Benning per andare ancora alla caccia di importanti pass olimpici verso Rio 2016.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: UITS

michele.cassano@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità