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Volley, Italia: finalmente Juantorena! Il giaguaro, per diventare ancora più forti

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23 settembre 2010. Osmany Juantorena riceve ufficialmente la cittadinanza italiana, prestando giuramento al comune di Aldeno (Trento). Uno dei più forti pallavolisti che si siano visti in età contemporanea non ha però mai vestito la casacca azzurra.

Originario di Cuba, lo schiacciatore non ha mai avuto la propria occasione con la nostra Nazionale. Va ricordato che soltanto dall’estate 2011 è “sportivamente” italiano (dopo la conferma espressa dalla Federazione Italiana e dalla Federazione Internazionale di pallavolo) e che le tre successive stagioni lo hanno sempre visto fuori dal giro che conta.

E non per le qualità del giocatore, che conosciamo benissimo. Uno dei grandi bracci armati della leggendaria Trento che conquistò tre Champions League consecutive, quattro Mondiali per club e ben tre scudetti. Un uomo potentissimo in attacco, con eccellenti doti in ricezione, sempre propositivo nelle varie fasi del match e, soprattutto, decisivo nei momenti che contano.

 

Un autentico leader che, però, non ha mai potuto onorare l’Italia con la sua presenza. Spesso, infatti, lo stesso Juantorena aveva dichiarato ancora di sentirsi cubano (militò con quella Nazionale dal 2003 al 2006, vincendo anche un bronzo in World League).

Poi ci fu un riavvicinamento un paio di stagioni fa, con quella presunta polemica di fine 2012 con i senatori del gruppo tra cui anche Dragan Travica e Ivan Zaytsev: vera o meno non è dato da sapersi, ma ebbe sicuramente parecchia risonanza su tutti i media e nei vari palazzetti di Serie A.

Da quel momento si è parlato sempre meno della possibilità di vedere Osmany in azzurro: l’Italia era comunque reduce dal bronzo olimpico, poi nel 2013 avrebbe vinto l’argento europeo e il bronzo in World League. La nostra Nazionale era lanciatissima, sempre a medaglia sotto la guida di Berruto. Poi il patatrac dei Mondiali in Polonia, concluso con l’umiliante tredicesimo posto (peggior risultato degli ultimi 30 anni).

Mauro Berruto e Juantorena si sono parlati nell’ultimo periodo, tutti i tasselli sembrano essere tornati al posto giusto e infatti è lo stesso CT ad annunciare che l’italo-cubano giocherà con la nostra Nazionale già a partire dalla prossima Coppa del Mondo, prima occasione di qualificazione alle Olimpiadi 2016. Non lo vedremo prima semplicemente perché lo schiacciatore sta recuperando da un infortunio (infatti non viene schierato nemmeno da Lorenzo Bernardi tra le fila dell’Halkbank Ankara).

 

Con l’inserimento di Juantorena, l’Italia compirà sicuramente un deciso salto in avanti sotto il profilo tecnico e tattico. È un giocatore di grande potenza, dotato di elevata intelligenza, carismatico in campo e fuori, capace di mantenere la calma nei momenti caldi, di tirare fuori gli attributi quando conta e soprattutto molto continuo nel rendimento. Anche l’età, dato anagrafico su cui alcuni hanno storto il naso, è comunque dalla sua parte: compirà solo 30 anni il prossimo 12 agosto ed è nel pieno della sua maturità agonistica.

L’importante è che recuperi al meglio dall’infortunio e che soprattutto la sua presenza non crei degli squilibri all’interno del gruppo (ma se è stato convocato evidentemente se ne è già parlato all’interno…). Se tutto sarà puntellato nel migliore dei modi, ne vedremo davvero delle belle.

Ci sarà anche l’imbarazzo della scelta e aumenteranno i dilemmi su chi schierare in campo titolare. Zaytsev, Lanza, Juantorena, Parodi: uno ne deve rimanere fuori per forza (tralasciando il solito punto interrogativo sullo Zar opposto o di banda). Quattro nomi da urlo per una Nazionale che può far sognare, senza dimenticare i vari Sabbi e Vettori. Ma partiamo con un basso profilo: dopo i grandi proclami del 2014, con una World League esaltante e una rosa che prometteva davvero bene, ci siamo ritrovati con un pugno di mosche difficilissimo da digerire.

 

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