Calcio
Calcio – Serie A, le pagelle della 36esima giornata: Berardi vede Milan e si scatena
La Juventus batte l’Inter, la Lazio passa a Genova e si infiammano le polemiche per le date – e la mancata contemporaneità – degli ultimi due turni di Serie A che dovranno definire con esattezza le qualificate alla Champions e all’Europa League. Questo il succo dell’ultima giornata di campionato, che ha anche condannato aritmeticamente il Cagliari alla retrocessione in B dopo undici anni. Le pagelle dei protagonisti.
Iago Falque (Genoa), 8: un passato incolore nella primavera della Juventus e varie avventura tra Liga e Premier prima di sbocciare nel tridente di Gian Piero Gasperini. Sinistro vellutato, visione di gioco superiore e grande abilità nei calci piazzati: il 25enne spagnolo è una certezza che fa gola a molte big in chiave mercato.
Maxi Lopez (Torino), 8: in pochi lo avrebbero voluto a gennaio. Tra i tanti nomi papabili per l’attacco granata, l’ex Chievo era il meno ambito dal pubblico. E invece l’argentino si è subito trovato a suo agio nello schema tattico di Giampiero Ventura, risultato decisivo nell’impresa di Bilbao in Europa League e siglando sei reti in campionato. A margine della doppietta con il Chievo Verona una cosa è certa: farà di tutto per restare anche l’anno prossimo.
Totti (Roma), 7: trascina i giallorossi alla fondamentale vittoria nel posticipo domenicale contro l’Udinese che vale quasi mezzo pass per la prossima Champions League. I friulani spaventano la Roma, ma il capitano si conferma in ottima forma e – pur senza gol – è ispiratore e protagonista assoluto nel 2-1 firmato Nainggolan e Torosidis.
Samir Handanovic (Inter), 4.5: il portiere nerazzurro, specialista pararigori, non sta garantendo ultimamente prestazioni degne del suo nome. L’errore che vale il 2-1 della Juventus pesa come un macigno perché permette a molte riserve dei bianconeri, quasi in vacanza a San Siro, di sconfiggere tra le mura amiche i migliori interpreti interisti. Che sia attratto dalle sirene della Champions e “snobbi” questo finale di stagione?
Cagliari, 4: l’altalenante avventura nella Serie A 2014-2015 dei sardi finisce senza miracolo, con la prima retrocessione dopo undici ani consecutivi di massima categoria e ben quattro cambi in panchina. Zdenek Zeman aveva illuso a settembre con il 4-1 in casa dell’Inter, poi il grande ex Gianfranco Zola non era riuscito a risollevare le sorti di una squadra in crisi di identità. Il ritorno del Boemo, poi addirittura dimissionario dopo l’aggressione degli ultras, non ha fatto che trascinare il Cagliari verso una lenta agonia. L’imperativo ora è riorganizzarsi e ripartire.
Di seguito invece i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:
Domenico Berardi (Sassuolo): quando vede rossonero si scatena. Quattro gol a gennaio 2014, tre domenica. L’ala di proprietà della Juventus non sembra brilla per aggressività e concentrazione in partita, ma quando è libero da pressioni e pensieri negativi è sempre uno dei più talenti più puri del calcio italiano.
Riccardo Saponara (Empoli): segna anche nel ko di Verona, sembra tornato quello di due stagioni fa in Serie B. E il Milan si mangia le mani.
Manolo Gabbiadini (Napoli): un gol al Cesena per salire a quota 19 in stagione. Consacrazione.
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