Formula 1

F1, GP Spagna 2015, analisi gara: la riscossa di Nico, il passo indietro di Ferrari

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Il quinto appuntamento del Mondiale di F1 2015, ha lanciato temi importanti. Il primo punto da analizzare è la vittoria di Nico Rosberg, cosa nuova per lo scenario 2015, nona della propria carriera. Un Nico apparso fin dal venerdì veloce e costante, rispetto a Lewis Hamiton. Il leader del Mondiale non è sembrato con le motivazioni giuste per contrastare il proprio compagno di squadra e la qualifica di sabato ha evidenziato un differenziale sulla carta inatteso. Il partire dal lato sporco della pista per l’inglese è costato la seconda posizione, in favore di Sebastian Vettel, e ha costretto la Mercedes a dover diversificare la strategia. Un Lewis che dal primo pit in avanti è stato davvero un siluro ma, per il distacco accumulato nelle prime fasi di corsa, non ha potuto fare molto ed accontentarsi di un secondo posto che è comunque utile in chiave mondiale.

In classifica generale, infatti, comanda sempre il britannico con 20 lunghezze di vantaggio rispetto a Rosberg mentre aumenta il distacco della Ferrari. Sono 31 i punti che separano Sebastian Vettel dalla vetta ma soprattutto quello che fa riflettere sono i 43 secondi rimediati dal tedesco di Maranello nella gara di oggi. Un passo indietro, in termini prestazionali, quello del Cavallino Rampante quando, magari, ci si sarebbe aspettati un miglioramento per il materiale montato sulle vetture. Non è un caso che sia Vettel che Maurizio Arrivabene, con grande onestà intellettuale, hanno confessato che non è stata un buon riscontro, al di là del quinto podio consecutivo targato 2015. Evidentemente le migliorie che le stesse frecce d’argento hanno messo in campo nel GP spagnolo sono state maggiormente efficienti su un tracciato di “avantreno” che esalta le caratteristiche della W06. Confermarsi seconda forza del mondiale è positivo, tuttavia il quarto posto di Bottas, per la seconda volta consecutiva davanti ad una Ferrari, comincia a far suonare qualche campanello d’allarme.

Dunque, Il lavoro da fare è ancora molto e Monaco può essere una chance di riscatto, per un tracciato con caratteristiche diverse che però premierà tantissimo la qualifica e in questo non può che partir favorita la Mercedes.

 

 

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