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Giro d’Italia 2015: il pagellone prima dell’ultima settimana. Contador padrone, Aru ci prova

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Siamo giunti al momento clou del Giro d’Italia 2015. Si appresta a partire, dopo il giorno di riposo, l’ultima settimana, che prevede le più dure salite di questa Corsa Rosa che sembra essere già chiusa a favore di Alberto Contador. Andiamo a vedere il pagellone di queste prime due settimane di gara.

Alberto Contador, voto 9,5: nulla da dire alla condotta di gara del Pistolero spagnolo. Il capitano della Tinkoff si appresta a conquistare l’ennesimo Grande Giro di una carriera praticamente perfetta. Si limita a controllare gli attacchi di Aru, senza soffrire, poi (ri)conquista la Maglia Rosa nella cronometro di Valdobbiadene e ora gestirà il gran vantaggio a disposizione, magari provando a centrare un successo parziale.

Fabio Aru, voto 8: il sardo dell’Astana, nonostante l’età, dimostra di avere oltre che gran gambe, anche un’ottima testa. Si gestisce nei momenti di difficoltà e prova ad attaccare quando sente che è il momento giusto. Purtroppo si ritrova davanti un corridore di un livello troppo alto per poterlo impensierire, anche se ci proverà nell’ultima settimana. Anche per lui obiettivo successo di tappa.

Astana, voto 8,5: squadra veramente forte, superiore nettamente a tutte le altre presenti a questo Giro. La compagine kazaka ottiene in 15 tappe due successi parziali con Paolo Tiralongo e Mikel Landa e piazza due corridori nei primi quattro della generale (Fabio Aru e lo stesso Landa), difficile fare di più.

Richie Porte e Rigoberto Uran, voto 4: sono le due più grandi delusioni di questo Giro d’Italia, uno per un motivo, l’altro per un altro. Il britannico del Team Sky si fa vedere alla grande nella prima settimana, tenendo la ruota di Aru e Contador, ma poi, anche a causa di alcune sfortunate cadute, crolla e si ritira. Il colombiano della Etixx-QuickStep parte male, perdendo molto nella prima settimana: una leggera ripresa nella seconda, ma poi tantissimi minuti persi tra Valdobbiadene e Campiglio.

Andrey Amador, voto 7,5: grande sorpresa in casa Movistar, il capitano doveva essere Intxausti (comunque autore di un Giro da 8, con successo parziale e Maglia Blu virtuale), invece è il costaricense a far classifica. Si gestisce bene in salita e a cronometro, senza mai perdere troppo: per ora è terzo in generale, però dovrà far attenzione agli attacchi di Landa.

Elia Viviani, Diego Ulissi, Sacha Modolo, Davide Formolo e Nicola Boem, voto 8: la Giovane Italia non esulta solo in montagna con Fabio Aru, ma anche nelle altre frazioni, con tutti ragazzi nati negli anni 90 (Viviani e Boem nell’89). Il ciclismo nel Bel Paese è in crisi soprattutto nelle classiche, ma le nuove generazioni proveranno a ridare linfa a questo movimento.

Orica GreenEDGE, voto 7: una prima settimana super, con due successi (Matthews e la cronosquadre d’apertura) e quattro giorni in Maglia Rosa (Gerrans, Matthews e Clarke), poi una seconda settimana anonima.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Giro d’Italia ufficio stampa

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