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Giro d’Italia 2015: l’Aprica è di Landa, ma Contador domina! Aru a quasi 3′

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Il ruggito del campione esplode in tutta la sua potenza all’inferno: sulle rampe del Mortirolo, Alberto Contador ha messo in mostra un talento, una voglia di vincere e una forza degna dei più grandi campionissimi della storia.

La sedicesima frazione del Giro d’Italia 2015 va ad uno splendido Mikel Landa, ora a pieno titolo seconda forza della corsa, ma i titoli non possono non essere per il Pistolero iberico. Persi quasi 50” da Aru e dagli altri concorrenti nella prima discesa dell’Aprica, sulla salita forse più temuta di questa corsa il madrileno si scatena con un’azione oggettivamente incontenibile: rimasto senza più compagni di squadra, Contador salta come birilli tutti gli atleti che lo precedevano, riprendendo un Aru che, colpito nel morale da una simile azione, vive qualche chilometro di sbandamento totale. Così lo spagnolo della Tinkoff-Saxo s’invola assieme all’orgoglioso Steven Kruijswijk e ad un Mikel Landa comprensibilmente liberato dall’ammiraglia Astana nei chilometri finali della tappa più attesa, dominando l’umida discesa e affrontando a tutta l’Aprica: Aru, transitato a 1’50” sul GPM, è poi costretto in discesa persino a cambiare bicicletta, eppure sul dolce colle che risale da Corteno Golgi riesce, con le unghie e con i denti, a gestirsi nella difficoltà e nella solitudine, senza andare completamente allo sbando.

Così,  davanti MIkel Landa corona una giornata splendida sfruttando al meglio la freschezza dovuta ai tanti chilometri a ruota di Contador e Kruijsjwik: a 3.5 km dal traguardo se ne va in solitaria e gli altri due possono solamente guardarlo mentre centra il secondo successo parziale in questo Giro e diventa di fatto il capitano dell’Astana per questa fase finale.  A 36” il brillante Kruijswijk (Lotto Nl-Jumbo) sprinta davanti a Contador per la piazza d’onore; Yuri Trofimov e un sempre più convincente Andrey Amador chiudono a 2′ di poco davanti a Ryder Hesjedal (a lungo all’attacco), mentre Aru conclude a 2’49” dal compagno di squadra. Lo spagnolo scavalca l’azzurro anche in classifica, accusando circa 4′ dall’imprendibile Contador; il giovane sardo dovrà guardarsi da Andrey Amador per il podio.

foto: pagina Facebook Giro d’Italia

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marco.regazzoni@oasport.it

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