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Ciclismo

Giro d’Italia 2015: Mori-Ulissi, l’urlo è doppio

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Si può esultare, urlando fino a perdere fiato, anche per un 78esimo posto. È successo oggi, a Fiuggi, dove Manuele Mori ha tagliato il traguardo come se avesse vinto. Transitando sulla linea bianca è letteralmente esploso, i lineamenti del volto quasi deformati dalla gioia.

Una trentina di secondi prima, infatti, Diego Ulissi aveva tagliato per primo quella striscia bianca trasversale sull’asfalto, ideale punto di rottura della vita e della carriera del giovane atleta della Lampre-Merida. Il primo successo dopo la squalifica, nella tappa più lunga del Giro d’Italia 2015 con una volata che può essere considerata come il manifesto ideologico dell’Ulissi corridore.

Mori, suo compagno di stanza, ha vissuto gli ultimi 10 mesi, quelli della squalifica di Diego, sempre accanto all’amico e capitano. Dandogli forza e sostegno, affianco alla famiglia. E la felicità liberatoria che l’ha pervaso è la più genuina forma di amicizia che possa esistere. È la fine di tante pene, la fine di un periodo nero che sembrava non finire e riabbracciare Ulissi ogni volta che le gambe non rispondevano come voleva dopo la lunga inattività.

E la vittoria di oggi, probabilmente, porta anche la firma di Manuele Mori. L’emozione, nel vederlo esultare in maniera quasi sconsiderata, ha colpito anche lo stesso Ulissi sul palco del ‘Processo alla Tappa’, trasmissione che storicamente segue la messa in onda della gara sulla Rai. Grazie Manuele e grazie Diego, per averci regalato un piccolo scorcio di un’amicizia che trascende i confini della bicicletta e del mondo delle corse.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Profilo Facebook Giorgio Baracco

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