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Volley, Italia: gli azzurri ai raggi X. Com’è andata la stagione? Su chi puntare?

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L’Italia di volley maschile è pronta a entusiasmarci in una lunga estate di passione. Si parte venerdì 29 maggio ad Adelaide (Australia) per la prima giornata della World League.

La rosa convocata agli ordini da Mauro Berruto è davvero ampio. Vediamo ai raggi X i vari azzurri, analizziamo le loro stagioni e le loro potenzialità.

 

SIMONE GIANNELLI – L’arma in più di Trento, la carta vincente spedita in campo da Stoytchev nei momenti critici. Il (quasi) 19enne entra a partita in corso in un paio di partite di regular season e le risolve brillantemente, ma è nella serie di Finale Scudetto che il palleggiatore si scatena e dà il meglio di sé.

In gara1 i dolomitici sono sotto 2-0 in casa contro Modena: esce Zygadlo, entra Simone, Kaziyski e i bomber si risvegliano, Trento rimonta e vince. Titolare in gara3 e gara4: due vittorie per 3-0, Campioni d’Italia per la quarta volta nella storia. Talento da non bruciare, dovrà essere trattato con cura. Berruto ha dei meriti: lo aveva già addocchiato un anno fa, ne aveva parlato molto bene prima che lui dimostrasse il suo valore sul campo.

DRAGAN TRAVICA – Stagione altalenante per il Drago, palleggiatore storico della nostra Nazionale. Il suo Belogorie Belgorod, reduce dallo storico triplete della passata stagione (Campioni di Russia, d’Europa e del Mondo) si arena proprio sul più bello: perde la finale del campionato, esce agli ottavi di finale di Champions League, addio anche Coppa Nazionale. A livello individuale ha sempre svolto egregiamente il suo compito, appoggiandosi a talenti come Muserskiy.

Il duello tra Giannelli e Travica dovrebbe far passare in secondo piano ADRIANO PAOLUCCI e DAVIDE SAITTA.

 

IVAN ZAYTSEV – L’infortunio del Mondiale e altri acciacchi vari hanno inciso in maniera importante sulla stagione dello Zar che ha giocato poco e nulla con la casacca della Dinamo Mosca, al suo primo anno in Russia. È il nostro uomo più rappresentativo, ci servirà davvero al top quando i giochi in azzurro inizieranno a fare sul serio.

LUCA VETTORI – Bruninho non ha creduto moltissimo nel suo opposto, ha giocato più su Petric e Ngapeth. Così il giovane azzurro è sempre rimasto nelle retrovie, ma in silenzio ha sempre fatto vedere buone cose. È il secondo italiano di SuperLega per numero di punti segnati (399, meglio fa solo Lanza) e soprattutto è secondo nella classifica degli aces segnati (44, avanti a lui sono Kaziyski). Carta validissima, da tenere sempre a portata di mano, da giocarsi in alternanza con Zaytsev o in quel tanto atteso modulo che prevede lo spostamento dello Zar in banda.

GIULIO SABBI – Il passaggio a Macerata gli ha fatto bene, ha aumentato radicalmente il suo tasso di gioco, aggredendo con continuità i palloni e brillando per intensità. Nella seconda parte di campionato ha però faticato un pochino, complice anche qualche piccolo problema e qualche difficoltà di squadra. Opposto di razza, l’anno scorso ha avuto pochissime occasioni (Berruto lo portò ai Mondiali, tra lo stupore generale, e poi lo utilizzò solo a eliminazione avvenuta): questa deve essere la sua stagione.

 

FILIPPO LANZA – Delizioso in tutta la regular season, indubbiamente il miglior giocatore italiano della SuperLega e tra i migliori in assoluto (non solo a livello statistico che lo premiano come top scorer italiano, ma proprio a livello prestazionale e di impatto sulle varie partite). Durante i playoff cambiano un po’ le cose, lui cala, Zygadlo prima e Giannelli poi non lo chiamano spesso in causa e le sue marcature diminuiscono. La maglia azzurra lo ha lanciato lo scorso anno, questa stagione lo ha consacrato con Trento, ora servono delle prestazioni convincenti con la Nazionale.

OLEG ANTONOV – Ha avuto l’occasione che si meritava. Stagione da urlo col Tours, trascinato fino alla conquista dello scudetto e della Coppa Nazionale. Sempre pronto all’occorrenza.

LUIGI RANDAZZO – Stagione molto, molto deludente. Città di Castello non era all’altezza di questa SuperLega, ma lui a livello personale non ha certamente brillato. Un passo indietro.

IACOPO BOTTO, ANDREA GALLIANI, JACOPO MASSARI, GABRIELE NELLI, GIACOMO RAFFAELLI – Giocatori differenti tra loro, con stagioni diverse alle spalle e con obiettivi variegati. Sulla carta sono i comprimari (Raffaelli grande scommessa personale di Berruto): vedremo cosa sapranno regalarci.

 

EMANUELE BIRARELLI – Il capitano della nostra Nazionale, capitano di Trento Campione d’Italia. Un vero condottiero e trascinatore, protagonista nella stagione del ritorno al successo. Fu uno dei pochissimi a salvarsi nel disastroso Mondiale ora dovrà guidare i suoi ragazzi verso le nuove medaglie. Ora si sta godendo qualche giorno di riposo, non è subito nel gruppo già in ritiro a Roma: lo rivedremo prossimamente.

SIMONE BUTI – Uno dei migliori centrali in circolazione, anche lui uno dei pochi a salvarsi lo scorso anno con la casacca azzurra. Durante questa stagione è stato davvero fondamentale per le dinamiche di Perugia, capace di spingersi fino ai quarti di finale di Champions League e in semifinale scudetto. Vero bomber dai 9 metri, granitico sottorete: sarà nuovamente una pedina fondamentale.

MATTEO PIANO – Nella classifica speciale dei muri è il miglior italiano, terzo in assoluto. Il fondamentale è stato tra i grandi punti di forza di Modena, trascinata dal centrale azzurro che si è però un po’ spento nel finale disputando una Finale non eccezionale (complessivamente, non per numero di stampatone) e sotto il suo livello. Si gioca ampiamente il posto da titolare.

SIMONE ANZANI – Maturato tantissimo nel corso di questa stagione. Vera scoperta di Berruto dodici mesi fa, esploso a Verona dove ha trovato al sua dimensione. Diga fondamentale per formare un quartetto da cui attingere a piene mani per trovare le alchimie migliori.

STEFANO MENGOZZI – Avvio dirompente di stagione con la casacca di Ravenna, poi qualche problemino fisico. Può essere un buon elemento da utilizzare.

ELIA BOSSI, AIMONE ALLETTI – Sulla carta partono come seconde linee. La stagione di Elia soprattutto è stata davvero ottima: promosso titolare con la sua Molfetta a stagione in corso, salito sempre più in alto nelle gerarchie, addirittura ha agguantato i playoff giocando da protagonista.

 

MASSIMO COLACI – Il miglior libero della Lega, esploso e capace di trovare una nuova dimensione. Capace di prendere di tutto, efficienza ottimale, punto fermo di Trento, saldissimo nel suo ruolo.

ANDREA GIOVI, SALVATORE ROSSINI – Gli uomini di autentica esperienza della nostra Nazionale, i liberi su cui puntare anche se si vorrà fare il consueto schema a due.

 

SIMONE PARODI – Non lo vedremo in World League. Appuntamento alla Coppa del Mondo. Deve recuperare da una stagione complessa anche dal punto di vista fisico. Poco da dire su di lui: è uno dei nostri grandi pilastri in attacco, imprescindibile per questo gruppo.

OSMANY JUANTORENA – L’arma segreta, la Pantera che ci rafforzerà in maniera determinante. Dopo anni di tira e molla finalmente l’italo-cubana si vestirà d’azzurro, a partire dalla Coppa del Mondo. Lo schiacciatore farà certamente la differenza e renderà il nostro reparto offensivo davvero forte, mettendo in difficoltà Berruto nelle scelte. Buona stagione a livello individuale, ma l’infortunio nella seconda parte gli ha un po’ tagliato le gambe e il suo Halkbank Ankara ne ha risentito, mancando lo scudetto e uscendo ai quarti di finale di Champions League.

 

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