Seguici su

Pallavolo

Volley, SuperLega – Finale Scudetto: le pagelle. Giannelli, che fenomeno. Djuric/Kaziyski picchiano, Modena affonda

Pubblicato

il

Ieri si è disputata la gara3 della Finale Scudetto di volley maschile (clicca qui per la cronaca). Di seguito le consuete pagelle degli uomini scesi in campo.

 

SIMONE GIANNELLI: 9. Prima partita da titolare in Serie A, un’autentica mano da veterano. Il 19enne viene spedito in campo fin dal primo pallone, in sostituzione fissa di uno spento Zygadlo in questi playoff. In gara1 era stato determinante: entrato nel terzo set, con Trento sotto 2-0, aveva guidato i suoi uomini al rimontone. In gara3 è perfetto, si esalta nelle circostanze più complesse, varia sul fronte d’attacco, calmo e preciso, unendo grande tecnica a un’elevatissima intelligenza. Tutta la squadra ne beneficia e la vittoria passa per buona parte dalle sue braccia. Impressionante il muro su Ngapeth con cui mette una seria ipoteca sul successo finale.

 

MITAR DJURIC: 8. Impatto determinante. Conferma la bellissima intesa con Giannelli che lo serve moltissimo, ricambiando con una valanga di attacchi positivi. L’opposto mette in seria difficoltà la ricezione modenese che alla lunga affonda sotto i suoi colpi. Onnipresente nei momenti topici, decisivo il suo braccio nella conclusione del primo set. Chiuderà con 15 punti, il 48% in fase offensiva, 3 muri e 1 ace.

MATEY KAZIYSKI: 7,5. Turni in battuta micidiali sul finire del primo e secondo set (soprattutto). È l’uomo dello scudetto, il braccio destro di Stoytchev, l’uomo delle imprese tricolore. Riscatta pienamente l’opaca gara2, si trasforma di fronte al suo pubblico e regala 12 punti, 3 aces, il 45% in fase offensiva e una buona resa in ricezione (nonostante qualche errore di troppo).

FILIPPO LANZA: 6. La stretta sufficienza dovuta a una partita poco esaltante per il suo livello generale, ma in linea con quanto visto in questi playoff. Lo schiacciatore azzurro, però, ha inciso in maniera determinante sull’incontro in una situazione specifica che rischiava di diventare pericolosa: Modena conduce 16-13 nel primo set, lui va al servizio, piazza tre aces consecutivi e scaccia la paura. Tre minuti da 10 in pagella.

 

EMANUELE BIRARELLI e SEBASTIAN SOLÈ: 7,5. Grandissima coppia di centrali. Il capitano annichilisce le resistenze di Ngapeth e compagnia, l’argentino è fido scudiero: 3 muri a testa, 8 e 9 punti rispettivamente, score praticamente immacolato da errori vistosi e sempre la grinta al posto giusto.

MASSIMO COLACI: 7. Il miglior libero della Lega conferma il suo ruolo e il suo blasone. Basta un solo numero: 91% di ricezione positiva, un solo errore. Modena piange, Trento lo osanna.

 

 

NEMANJA PETRIC: 4. Ingabbiato, quasi inesistente e ininfluente. Il suo miglior momento è nel primo set quando riesce a piazzare un break grazie al servizio, poi si eclissa dal campo non riuscendo più a produrre qualcosa di interessante. Nel corso del secondo set verrà sostituito da UROS KOVACEVIC (voto 5), ma la situazione non cambierà.

EARVIN NGAPETH: 6. Prova a spingere, il suo braccio è sempre aggressivo ma Trento lo legge bene e gli lascia poco scampo. Bruninho lo serve poco rispetto al consueto, lui prova a mettersi in mostra e trova comunque 11 punti col 60% in attacco. Questa volta, però, non basta. Pochi i lampi del suo talento.

BRUNINHO: 5. Non può contare su Petric, si affida poco a Ngapeth, insiste su Vettori come raramente aveva fatto in stagione. Troppo leggibile dagli avversari, si muove poco sottorete, non sfrutta al meglio tutti i suoi uomini, non riuscendo a uscire da una situazione opaca grazie al suo talento.

LUCA VETTORI: 6+. Il migliore tra i suoi. Bello il tentativo di rimonta nel secondo set, grazie al suo servizio. La giornata, però, non è certamente trionfale per la squadra. Chiuderà da top scorer (16 punti, 2 aces), con un positivo 50% in attacco, servito più del solito da Bruninho.

MATTEO PIANO: 5,5. Eccellente autore di 5 muri, poco servito in attacco e quindi incapace di pungere più del dovuto.

PIETER VERHEES: 5. Anche lui cercato raramente, ma sottorete non è neanche positivo come il compagno di reparto.

SALVATORE ROSSINI: 6. Interviene spesso, ma Trento fa davvero male ed è difficile tirare su le bombe di Kaziyski e compagni.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità