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Atletica
Atletica, Coppa Europa – Russia al comando! L’Italia è settima, salvezza facile con 6 podi
La Russia è al comando della classifica della mitica Coppa Europa di atletica leggera al termine della prima giornata di gara. Il ribattezzato Campionato Europeo a squadre che si sta svolgendo a Cheboksary (Russia) è guidato dai padroni di casa con 186 punti ma la Germania detentrice del trofeo non molla la presa e li tallona (181).
La Francia rimane in scia con 175,5 punti. La Gran Bretagna senza tanti titolari è quarta (166.5), quinta la Polonia (153), sesta l’Ucraina (150.5), settima l’Italia (143), ottava la Spagna (123.5), nona la Bielorussia (108). Svezia (101), Finlandia (88) e Norvegia (60) vedono già la retrocessione in Serie B. Domani la seconda e ultima giornata di gara (con 19 prove in programma.
A livello generale non si sono viste grandissime prestazioni sotto il profilo tecnico. Il botto di giornata è stato regalato dall’eterna Yekaterina Koneva: 14.98 metri nel salto triplo, vicinissima alla barriera dei 15 metri ma con una folata di vento alle spalle (+2.3 m/s). Arriva la miglior prestazione europea stagionale sui 400m ostacoli grazie a Eilidh Child (54.46).
Da annotare anche il 4.75 della Spiegelburg nel salto con l’asta (4.75, record dei campionati), la bordata di David Storl che spedisce il suo peso a 21.20, il numero dell’eterno Pawel Fajdek che spara il suo martello a 81.64 (record della manifestazione), il record dei campionati per i 400m ostacoli con Denis Kudryavtsev.
Per l’Italia una giornata tranquilla. La salvezza non doveva essere un problema, dopo gli incubi della passata stagione, e così è stato. Gli azzurri occupano al momento la settima posizione e possono provare l’aggancio all’Ucraina.
Il miglior risultato di giornata è conquistato da Marco Fassinotti, secondo con 2.28 nel salto in alto prima di tre nulli a 2.31. Un passo indietro rispetto al record italiano uguagliato un paio di settimane fa (2.33) ma punti sostanziosi alle spalle del russo Daniyil Tsyplakov (2.33).
Simona La Mantia torna finalmente abbondantemente oltre i 14 metri e il suo salto triplo le regala 14.22 metri per il terzo posto conclusivo.
Libania Grenot conquista il terzo posto sui 400m. La Campionessa d’Europa però è ancora lontana dai suoi momenti migliori e ferma il cronometro sul 51.82.
Torna nuovamente a brillare Yadisleidy Pedroso che è terza sui 400m ostacoli grazie a una prova convincente da 55.18 dietro a due big come Child, autrice della miglior prestazione europea stagionale, e Titimets.
Terzo posto anche per Leonardo Capotosti che a suon di personale (49.93 dopo il 50.01 del Golden Gala) si prende il podio dei 400m ostacoli.
Bella prova della 4x100m maschili: terzo posto con 38.71 nonostante un cambio finale non perfetto.
La peggior prova è quella di Sonia Malavisi, autrice di una mestissima e deludentissima prova. La romana porta a casa addirittura 0 punti frutto di tre nulli alla bassissima quota d’entrata di 3.95.
Per il resto azzurro sempre in centro gruppo, pochi buchi, prove tranquille e nella pancia della Coppa Europa.
Di seguito tutti i risultati (podi e italiani), specialità per specialità:
SALTO CON L’ASTA FEMMINILE – Vince la tedesca Silke Spiegelburg (4.75, nuovo record dei campionati) davanti alla russa Anzhelika Sidorova (4.70) e alla svedese Angelica Bengtsson (4.60, record nazionale). Tre nulli alla quota d’entrata di 3.95 per Sonia Malavisi.
100 METRI FEMMINILE – Vince la britannica Asha Philip (11.27) davanti all’ucraina Nataliya Pohrebnyak (11.29) e alla polacca Ewa Swoboda (11.52). Sesta l’azzurra Jessica Paoletta (11.76).
LANCIO DEL DISCO FEMMINILE – Vince la francese Melina Robert-Michon (62.24) davanti alla polacca Zaneta Glanc (58.92) e alla finlandese Sanna Kamarainen (58.53). Nona l’azzurra Valentina Anniballi (52.79).
GETTO DEL PESO MASCHILE – Vince il tedesco David Storl (21.20) davanti al polacco Tomasz Majewski (20.23) e al bielorusso Pavel Lyzhyn (20.15). Ottavo l’azzurro Daniele Secci (18.68).
100 METRI MASCHILE – Vince il francese Christophe Lemaitre (10.26) davanti al britannico Richard Kilty (10.35) e al tedesco Sven Knipphals (10.50). Quarto l’azzurro Massimiliano Ferraro (10.56).
SALTO TRIPLO FEMMINILE – Vince la russa Yekaterina Koneva (14.98, record dei campionati) davanti alla tedesca Kristin Gierisch (14.46) e all’italiana Simona La Mantia (14.22).
800 METRI FEMMINILE – Vince la francese Renelle Lamote (2:00.18) davanti alla polacca Joanna Jozwik (2:00.30) e all’ucraina Anastasiya Tkachuk. Undicesima l’azzurra Irene Baldessari (2:04.23, personale).
400 METRI FEMMINILE – Vince la francese Floria Guei (51.55) davanti alla russa Mariya Mikhailyuk (51.59) e all’italiana Libania Grenot (51.82).
5000 METRI MASCHILE – Vince il francese Mourad Amdouni (14:04.63) davanti allo spagnolo Jesus Espana (14:05.09) e al britannico Andy Vernon (14:05.85). Quinto l’azzurro Jamel Chatbi (14:16.54).
400 METRI MASCHILE – Vince il britannico Jarryd Dunn (45.09, personale) davanti al francese Mame-Ibra Anne (45.26, personale) e al bielorusso Aliaksandr Linnik (45.43, record nazionale). Nono l’azzurro Davide Manenti (46.84).
LANCIO DEL MARTELLO MASCHILE – Vince il polacco Pawel Fajdek (81.64, record dei campionati) davanti al britannico Nick Miller (75.91) e all’ucraino Yevhen Vynohradov (75.91). Quinto l’azzurro Marco Lingua (72.98).
3000 METRI FEMMINILE – Vince la polacca Sofia Ennaoui (9:20.39) davanti alla tedesca Maren Kock (9:20.82) e alla russa Yelena Korobkina (9:20.93). Quinta l’azzurra Margherita Magnani (9:24.81).
400 METRI OSTACOLI FEMMINILE – Vince la britannica Eilidh Child (54.46, miglior prestazione europea stagionale) davanti all’ucraina Anna Titimets (54.75) e all’italiana Yadisleidy Pedroso (55.18).
SALTO IN ALTO MASCHILE – Vince il russo Daniyil Tsyplakov (2.33) davanti all’italiano Marco Fassinotti (2.28) e al tedesco Mateusz Przybylko (2.25).
400 METRI OSTACOLI MASCHILE – Vince il russo Denis Kudryavtsev (48.66) davanti al polacco Patryk Dobek e all’italiano Leonardo Capotosti (49.93, personale).
SALTO IN LUNGO MASCHILE – Vince il russo Aleksandr Menkov (8.26) davanti al francese Kafetien Gomis (8.26) e al tedesco Alyn Camara (8.11). Decimo l’azzurro Emanuele Catania (7.39).
TIRO DEL GIAVELLOTTO FEMMINILE – Vince la tedesca Christina Obergfoell (61.69) davanti alla bielorussa Tatsiana Khaladovich (61.08) e alla finlandese Jenni Kangas (55.33). Quarta l’azzurra Sara Jemai (54.86).
1500 METRI MASCHILE – Vince il russo Valentin Smirnov (3:52.03) davanti al polacco Marcin Lewanvdowski (3:52.06) e al britannico Oli Aitchison (3:52.33). Nono l’azzurro Bussotti Neves (3:53.06).
3000 METRI SIEPI FEMMINILE – Vince la tedesca Gesa-Felicitas Krause (9:46.49) davanti alla britannica Lennie Waite (9:59.75) e alla francese Emma Oudiou (10:01.02). Decima l’azzurra Valeria Roffino (10:18.10).
4×100 METRI FEMMINILE – Vince l’Ucraina (42.50, record dei campionati) davanti alla Russia (42.99) e alla Germania (43.21). Italia quinta (43.72).
4×100 METRI MASCHILE – Vince la Gran Bretagna (38.21, record dei campionati) davanti a Francia (38.34) e Italia (38.71).
ale sandro
21 Giugno 2015 at 11:41
D’accordo con alebi, personalmente graditissima la staffetta veloce maschile, forse non preventivabile poco tempo fa con quel quartetto un risultato simile, bene così perchè i nomi non possono restare sempre gli stessi. Velocisti su cui lavorare ,di livello medio attuale o potenziale tra 10.20 – 10.40, ce ne sono. Gli automatismi, che tanti decenni fa erano un nostro cavallo di battaglio in staffetta, possono sempre migliorare.
Un piccolo appunto : non ho gradito l'”ignoranza”, nel senso dell’ignorare , nei confronti di Fassinotti da parte della regia internazionale. Non un inquadratura, se non i primi piani a gara finita (almeno le ragazze saranno state contente), e soprattutto non uno straccio di replay del secondo nella gara di salto in alto, se non forse sempre a gara strafinita. In alcuni momenti ,tra un fermo immagine sulla Annibali nel disco e un altro stacco , mi pare su Catania nel lungo proprio nel momento della rincorsa,sembrava quasi che il regista c’è l’avesse con qualcuno dei nostri 😀
Dispiaciuto per la situazione del mezzofondo femminile e in particolare per la Del Buono, spero davvero stia meglio e si rimetta al più presto, e che non si replichino situazioni già viste di carriere a singhiozzo, non se ne sente davvero il bisogno.
alebi
21 Giugno 2015 at 12:11
Ma perchè Fassinotti ha gareggiato? XD Perchè anche noi eravamo lì a domandarci “Ma è entrato? Ma quando caspita ce lo fanno vedere??” Pazzesco poi quando han fatto vedere in replay l’uscita dell’ucraino, finito poi sesto e manco un nome di rilievo come se fosse stato un momento topico e poi il nulla (russo a parte)… Se non era per il live scritto su internet non sapevo nemmeno chi c’era in gara. Veramente fastidiosa questa cosa.
Da un punto di vista umano mi è piaciuto tantissimo rivedere anche la La Mantia saltare così! Non è ancora competitiva con le più forti, ma ne avevamo un gran bisogno! Contentissima per lei, speriamo di rivederla presto in qualche meeting importante.
Per il mezzofondo femminile non mi fascerei la testa, vero che gli infortuni ci stanno dando una squadra azzoppata ma le ragazze sono di valore e da dietro hanno anche la concorrenza delle più giovani. Una specialità che invece fa piangere sono i 400 maschili…. Incredibile come da quella nidiata di piccoli “fenomeni” del ’93 non ne sia diventato competitivo nemmeno mezzo!! Tutti fermi a tempi peggiori di quelli di 4 anni fa… 4 anni (!!!) di mancato progresso… Una cosa così è inspiegabile… Così ci giochiamo anche una staffetta ancora prima di provarci visto che a oggi non si sa nemmeno chi far correre.
ale sandro
21 Giugno 2015 at 12:52
Ehh “ai miei tempi (quelli di Nebiolo)” non succedevano cose così alla regia delle gare 😀 Quanto manca nelle Federazioni internazionali un manager coi controcavoli per valorizzare uno sport senza snaturarlo (mi riferisco anche ad altri sport oltre all’atletica, tipo la ginnastica vedendo lo scempio di Baku), anche dal punto di vista televisivo.
Sì , La Mantia ci voleva di nuovo un po’ più a lucido, ho sempre avuto l’impressione che potesse ottenere di più in carriera, infortuni a parte, magari questi anni in età da “esperta” potrebbero riservarle maggiori soddisfazioni rispetto a quelle già ottenute. Importante in ogni caso avere un faro nel triplo al momento. Bella gara anche della Jemai, in competizioni del genere non è mai scontato far risultati così , parecchio giovane spero faccia meglio della Bani.
Per il mezzofondo ne facevo una questione proprio di infortuni, per carità il valore delle ragazze è fuori discussione,proprio con le giovanissime (tipo Zenoni, Reina). Tra l’altro poi la Magnani ieri ha ben tenuto botta , e la Baldessari ad esempio ha fatto il personale. Mi ero fatto la bocca per una grande stagione di Del Buono e Viola ecco, ben mi sta così la smetto di sognare. Spero siano al più presto in salute.
I 400…che dire, nelle ultime (facciamo anche 6) stagioni degli under 23 che facevano immaginare chissà cosa, e invece prestazioni davvero incolori nel corso degli anni. E Manenti ha fatto (e credo farà ancora) gli straordinari, son curioso davvero di vedere chi verrà schierato oggi.
alebi
21 Giugno 2015 at 13:37
Tutto vero, sulle regie dell’atletica si potrebbe aprire una discussione infinita, a partire dal mezzofondo prolungato inquadrato dal primo all’ultimo secondo quando in contemporanea ci sono minimo altri 3 eventi. Ricordo l’anno scorso un tentativo di record del mondo di Barshim andato in differita!!! Onestamente il modo di trasmettere la diamond league, invece che valorizzare l’atletica, la sta screditando ad una mera top3 trasmessa a gara conclusa. Così togli il pathos della gara, il botta e risposta tra atleti e ovviamente ti basta vedere chi inquadrano per capire a priori il risultato.
Tornando alla coppa Europa, il buon Manenti si è dovuto sacrificare, facendo anche discretamente bene, e per la 4×400 hanno convocato quasi solo duecentisti e ostacolisti, il che la dice lunga sulla situazione (tra l’altro solo 5 convocati invece che i tradizionali 6). Galvan sembra aver passato il momento migliore della carriera, rimanendo comunque su livelli discreti, ma non può bastare, proprio perchè c’è una staffetta in ballo. E le staffette, con maggiore lungimiranza da parte di chi di dovere, in un’atletica italiana in crisi, potrebbero fare benissimo da salvagente.
A proposito, incrociamo le dita per la 4×400 femminile! Loro sì che non possono non andare al mondiale! Serve un bel tempo, al di là di un auspicabile podio oggi.
alebi
21 Giugno 2015 at 11:12
Un’Italia più che sufficiente, che ha svolto il compitino, compensando le poche controprestazioni con qualche risultato anche inaspettato. MVP della prima giornata, secondo me, Capotosti che FINALMENTE abbatte il muro dei 50 secondi (finalmente una corsia favorevole) e sfrutta la scia del russo per arrivare addirittura terzo (partiva col quinto tempo degli iscritti e addirittura col nono PB) ma molto bravo anche Ferraro che se avesse corso in seconda batteria poteva battere anche il personale. Un sospiro di sollievo per le due staffette veloci che, al di là della posizione qui conquistata, fanno buoni tempi che ci rimettono in corsa per la qualificazione ai mondiali. Insomma un’Italia piuttosto “inesperta e arrangiata” ma che invece ha fatto quello che doveva fare.