Beach Volley
Beach volley, l’ultima chiamata della “ragazza delusa”
Affida solo a Facebook, come ultimamente accade sempre più di frequente, la spiegazione del “ritiro a metà” Greta Cicolari. Ritiro dal World Tour, per mancanza di compagne all’altezza e fondi che si stanno esaurendo.
Cicolari, inutile girarci intorno, paga chiaramente oggi tutti i veleni della scorsa stagione, quando, da squalificata, tramite i social non ha risparmiato critiche (più o meno velate) nei confronti delle colleghe ed ex compagne. I tweet al vetriolo di Cristiano, fratello di Greta, ma anche qualche commento pepato della ex azzurra sui social hanno permesso in quel momento alla giocatrice bergamasca di restare sulla breccia, di mantenere alto l’interesse su di lei anche quando non poteva far parlare di sé per i risultati, ma l’hanno definitivamente isolata dall’ambiente azzurro che infatti l’ha rifiutata o meglio non l’ha nemmeno considerata al momento del rientro in campo. “La Cicolari”, inoltre, è argomento tabu nelle interviste a qualsiasi componente della Nazionale azzurra. Quello che dovrebbe essere un ambiente radioso per i risultati a raffica che piovono in questi giorni è invece un mondo molto difficile da “penetrare” anche mediaticamente e non ci vuole un genio per capire da dove nasca questo clima di paura ed eccessiva tensione. Siamo però sicuri che in questo momento di una Cicolari in Nazionale, vista la mancanza di un’alternativa immediata a Menegatti/Orsi Toth, non ci sarebbe bisogno?
Per comprendere al meglio il grido di dolore della “ragazza delusa” va inoltre spiegata bene la dichiarazione “mancanza di giocatrici con cui intraprendere il percorso olimpico” che potrebbe sembrare non proprio delicata nei confronti di Francesca Giogoli: il beach volley si gioca in due e qualsiasi atleta che va in battuta ha il vantaggio di scegliersi, cercando l’avversaria in ricezione, contro chi giocarsi il break point in difesa o a muro. Se di fronte qualsiasi giocatrice un po’ scafata da World Tour ha Cicolari e un’atleta magari di ottimo livello nazionale ma con poca esperienza internazionale batterà solo ed esclusivamente su quest’ultima come è accaduto a Fuzhou e Lucerna con Giogoli, relegando Cicolari al ruolo di “alzatrice e comprimaria” e il destino della coppia azzurra dipenderà per una percentuale molto elevata dal rendimento della compagna di turno di Cicolari.
Siamo al punto di non ritorno. La strada più semplice (e non del tutto incomprensibile, sia chiaro), per lo staff tecnico e per la Federazione, è sistemarsi dietro al vetro della finestra e sbirciare a braccia conserte mentre Cicolari si allontana sempre più da quel mondo che l’ha vista grande protagonista per quattro anni a cavallo delle Olimpiadi di Londra. Quella più complicata prevederebbe il tentativo di recupero di un’atleta che, a 33 anni, può essere considerata nel pieno delle sue capacità fisiche. Un recupero che dovrebbe passare però attraverso il ravvedimento di tante (forse troppe) componenti, a partire dalla Cicolari stessa che non può pensare di rientrare dalla porta principale con tutte le richieste ed esigenze di una componente qualsiasi della Nazionale. Per ora di mani tese non se ne sono viste e l’impressione è che questa sia l’ultima chiamata. Se le strade di beach volley, Nazionale e Cicolari si divideranno definitivamente, l’importante è poi non avere rimpianti di alcun tipo, mettendosi nell’ordine di idee che anche a Rio, a meno di miracoli o di sorprese in negativo, l’Italia sarà rappresentata da una sola coppia femminile. La paura e la tensione svaniranno col tempo ma la sensazione di un’occasione per tutti gettata al vento faticherà a sparire dalla mente di chi ha a cuore questa disciplina.
Il post di Greta Cicolari sul suo profilo Facebook
“Ciao a tutti…. Si… Non state vedendo male..
Questo week end ho giocato a Barcellona un torneo Cev (Europeo) e con Margherita siamo addirittura arrivate in semifinale!!!!
Settimana scorsa vi ho forse lasciati un po’ increduli e senza spiegazioni…
Ho ricevuto tantissimi messaggi privati e non che mi hanno fatto un po’ riflettere e vi ringrazio davvero…Mi hanno fatto pensare moltissimo. Qualcuno di voi addirittura mi ha sgridato
In tanti mi avete chiesto spiegazioni e ora cercherò di darvele…
Cercherò….
Il mio fermarmi è reale e verso il World tour, perché purtroppo in Italia attualmente non c’è una giocatrice con cui potrei con successo intraprendere il percorso olimpico, ed io, piuttosto che girare il mondo senza una meta, preferisco non giocare.
Amo questo sport e per questo motivo mentre mi stavo per cancellare dal torneo di Barcellona non ce l’ho fatta e ho deciso di giocarlo con una ragazza del 95’….
Come spesso mi accade ho deciso con l’istinto e senza allenamento sono partita semplicemente per divertirmi!!!
Quello che è risultato è che siamo state da prime 4 e questo mi fa ancora più arrabbiare…
È mai possibile che io dia l’anima per questo sport e debba continuare a vedere cose senza senso?!
Qualcuno dovrebbe far crescere il movimento e far crescere queste ragazze… Io economicamente non ho fondi e le mie risorse economiche stanno per terminare purtroppo.
Ma ancora una volta ho voluto dimostrare che voglio bene a questo sport e che forse, in un mondo migliore di questo, un giorno anche chi di dovere farà qualcosa per il beach volley femminile italiano”.
Una ragazza delusa