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Diamond League 2015, Birmingham: Trost riscatta la brutta prestazione di Roma

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Nella quinta tappa stagionale di Diamond League, a Birmingham (Gbr), le prestazioni da parte degli atleti in gara sono state mediocri considerando le aspettative. Il basso livello della manifestazione è dovuto in parte alle assenze dell’ultim’ora di Mo Farah, come risposta alle accuse ai danni del suo allenatore Alberto Salazar, e della sprinter giamaicana Ann-Shelly Fraser-Pryce, per infortunio.

In assenza del beniamino di casa Mo Farah, è il britannico Greg Rutherford che raccoglie gli applausi del pubblico di casa. Il campione olimpico del lungo è autore del proprio record stagionale con 8.35, realizzato nel secondo salto.

Nei 100 metri maschili, discreta la prestazione dei concorrenti nonostante il forfait dei big della specialità: lo statunitense Marvin Bracy migliora il proprio personale con l’eccellente crono di 9″93. Alle sue spalle, con lo stesso tempo, il britannico Adam Gemili (9″98, ma infortunatosi poco dopo aver superato la linea del traguardo) e l’altro americano Michael Rodgers. Solo quarto il giamaicano Nesta Carter, con 10 secondi netti; quinto il campione europeo indoor Richard Kilty (Gbr), autore del personale di 10″05).

Sconfitta a sorpresa la campionessa olimpica Allyson Felix. L’americana viene battuta al photofinish dalla connazionale Jeneba Tarmoh, vincitrice con lo stesso tempo di 22″29. Subito alle spalle delle due statunitensi la britannica Dina Asher-Smith (PB 22″30).

Alessia Trost sigla il proprio primato stagionale outdoor nell’alto femminile con la misura di 1.91 metri. L’azzurra, che aveva pagato giovedì l’emozione del debutto all’aperto al Golden Gala di Roma, riesce a passare il primo scoglio di 1.84, riuscendo poi a raggiungere l’1.91 e che la colloca al quinto posto finale. Il successo è andato alla polacca Kamila Licwinko che eguaglia il primato stagionale così come la connazionale Justyna Kasprzycka, seconda a 1.94 metri.

Christian Taylor è il vincitore del salto triplo uomini con la misura di 17.40. Il suo risultato è però nettamente lontano dalle migliori performance dell’anno, in cui comanda nelle liste mondiali stagionali il cubano Pedro Pablo Pichardo con 18.08 (La Habana, 28 maggio). Primato personale stagionale per il francese Benjamin Compaorè (17.01), ottenuto al primo tentativo. Per la squadra transalpina è pesante l’assenza del campione mondiale in carica Teddy Tamgho, che ha concluso anticipatamente la sua annata per la rottura del tendine d’Achille destro.

Gli 800 metri vengono conquistati dal vicecampione olimpico Nijel Amos con il crono di 1’46″77 davanti ai due polacchi Adam Kszczot (1’47″03) e Marcin Lewandowski (1’47″45).

Nell’asta femminile, primato stagionale per la brasiliana Fabiana Murer con 4.72, che fallisce la mpm di 4.82.

Nei lanci, record del meeting della croata Sandra Perkovic nel giavellotto, con la misura di 69.23 metri. Molto distante le altre concorrenti. Tra gli uomini miglior prestazione mondiale stagionale firmata dal kenyota Yulius Yego che vola con uno stellare 91.39 sconfiggendo all’ultimo il Campione del Mondo Vesely (88.18) e il Campione Olimpico Walcott (86.43).

La primatista stagionale del peso femminile, la tedesca Christina Schwanitz, non ha problemi a imporsi con il lancio di 19.68 davanti a Cleopatra Borel (Trinidad & Tobago), autrice del personale dell’anno di 18.80.

Ultima l’azzurra Gloria Hooper (54″59) nella finale dei 400 metri. A imporsi, in una gara di basso livello, la giamaicana Ann Stephanie Mcpherson (52″14).

400 ostacoli femminili vinti in rimonta dalla giamaicana Kaliese Spencer (SB 54″45) sulla statunitense Cassandra Tate (SB 54″73).

Solito epilogo nei 5000 metri: doppietta keniana Thomas Pkemei Longosiwa (13’07″26) e Kiplangat Isiah Koech (13’11″22).

I 100 ostacoli donne vengono conquistati dall’americana Dawn Harper-Nelson con 12″58 sulla connazionale Brianna Rollins (12″63)

Nei 3000 siepi femminili tripletta del Kenia: Virginia Nyambura (9’24″01) precede le connazionali Hyvin Kiyeng (9’25″20) e Lidya Chepkurui (9’26″54).

Chiude il programma la prova dei 1500 femminili: ad imporsi è stata l’olandese Sifan Hassan che resta di poco sopra i 4 minuti (4’00″30). Seconda al traguardo la svedese Abeba Aregawi (SB 4’01″97).

Fonte: Diamondleague.com

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sergio.arcobelli@oasport.it

Foto: Alessia-Trost-Atletica-Profilo-FB-Trost

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