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Europei Basket 2015: Italia al top, l’ultima grande occasione di una generazione

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Questa volta ci sono davvero tutti e non manca proprio nessuno. Per la prima volta l’Italia del basket è al completo e probabilmente non ha mai avuto una squadra così forte. Simone Pianigiani adesso avrà il compito di creare un gruppo vincente che ha come obiettivo la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016, dopo che negli ultimi due eventi olimpici l’Italia era rimasta a casa a guardare.

L’Europeo che andremo a vivere in settembre probabilmente è l’ultima grande occasione di una generazione intera, quella che va dal 1985 al 1988. Da Andrea Bargnani a Danilo Gallinari, passando per Marco Belinelli, Luigi Datome, Daniel Hackett, Andrea Cinciarini, Pietro Aradori, Peppe Poeta, Luca Vitali. Tutti ragazzi che con la maglia azzurra non sono mai riusciti a vincere nulla e che sono chiamati ora ad entrare nella storia della nostra pallacanestro.

Per ora gli azzurri in ritiro sono sedici e per quattro di loro l’avventura finirà prima di partire per la Germania. In questo momento solo su due componenti del gruppo c’è la quasi sicurezza che non saranno presenti agli Europei e sono Poeta e Pascolo.
Amedeo Della Valle, dopo la grande stagione a Reggio Emilia, si trova catapultato per la prima volta con la nazionale senior e alla fine potrebbe essere lui uno dei possibili scartati, anche perchè la concorrenza tra i piccoli è davvero alta, ma resta comunque una delle colonne portanti del futuro azzurro. A quel punto la sensazione è quella che uno tra Luca Vitali e Marco Cusin possa essere il “tredicesimo” di questo gruppo e alla fine la convocazione potrebbe ricadere sul play di Cremona, fedelissimo di Pianigiani, grande uomo spogliatoio e soprattutto giocatore molto duttile e che il nostro ct ha spesso usato in tanti ruoli.

Verissimo che l’Italia ha sempre avuto grandi problemi nel ruolo del centro e quindi fa pensare un’eventuale esclusione di Cusin, colui che era stato titolare agli Europei. Riccardo Cervi, complice le ultime stagioni in campionato, sembra averlo superato nelle gerarchie di vice Bargnani (sempre che il Mago venga impiegato da pivot) e poi c’è Nicolò Melli, che lo stesso Pianigiani ha fatto giocare spesso da centro negli ultimi Europei.

Il talento di questa squadra è davvero immenso e non solo per la presenza contemporanea dei quattro “americani”, che offrono numerose possibilità di alternanza nei quintetti. Non bisogna pensare che questa è l’Italia dei soli NBA, perchè siamo un gruppo con tanti possibili protagonisti, da Alessandro Gentile ad Achille Polonara, senza dimenticare un Pietro Aradori che in azzurro ha sempre fatto bene.

Il roster dovrebbe essere composto da Hackett, Cinciarini, Vitali come play; Belinelli, Gentile, Aradori come guardie, Gallinari, Datome, Polonara, Melli come ali e poi i due centri Bargnani e Cervi.
A leggere i nomi viene subito da sognare in grande e addirittura alla finale europea, che ci farebbe volare immediatamente in Brasile, ma l’obiettivo minimo di questa nazionale deve essere quello di entrare tra le prime sei per qualificarsi al torneo preolimpico. Abbiamo tutte le credenziali per tornare nel basket che conta ed ora ci affidiamo anche a quella buona sorte che in passato ci ha voltato spesso le spalle e che ora speriamo possa stare nascosta e lontana dal gruppo azzurro per i prossimi mesi.

 

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