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Formula 1
F1, GP Canada 2015, le pagelle: Hamilton serve il poker, Raikkonen rimandato e Vettel mai domo!
E’ tempo di pagelle per quanto concerne il settimo appuntamento del Mondiale di F1 2015. Sul tracciato intitolato al mitico Gilles Villeneuve i temi da sviscerare sono tanti e tra conferme e sorprese partiamo con le nostre valutazioni.
Lewis Hamilton 9: Non è stato un week-end perfetto per il leader del campionato, protagonista di qualche errore di troppo nel corso delle libere che non hanno reso facile il lavoro di set-up per la gara e la qualifica. Tuttavia la classe e il feeling con la W06 sono talmente speciali che per Lewis nessun traguardo sembra precluso. Una pole e una vittoria, quasi gestendo i tempi del proprio compagno di squadra, parlano chiaro sul livello raggiunto dal pilota britannico. Al di là della disavventura capitata a Monaco, Hamilton sta dimostrando di essere in una condizione psicofisica invidiabile e si fa davvero fatica ad immaginare un cambiamento alla vetta della graduatoria iridata.
Nico Rosberg 7: Discreto il week-end di Nico che soprattutto in gara ha dato segnali di ripresa, quanto a determinazione e voglia di lottare. I 3 decimi presi però in prova si sono rivelati decisivi ai fini della domenica e non c’è stato molto da fare con un Hamilton che, quando voleva, pigiava il pedale sull’acceleratore, mettendosi a distanza di sicurezza. La sensazione è sempre la solita. Nonostante i successi in Spagna e Monaco, Rosberg ne ha di meno di Lewis e, come tale, diventa difficile poter immaginare uno stravolgimento dei valori. Se l’anno scorso attraverso il lavoro, la dedizione ecc, il tedesco, in prova, era riuscito ad essere migliore, quest’anno la musica è cambiata.
Sebastian Vettel 7.5: La rimonta del tedesco fino al quinto posto è stata , a tratti, entusiasmante grazie ad un passo eccezionale, sul piede del 1:17. Un Seb in grande spolvero sul circuito di Montreal che paga però caramente il problema avuto nel corso delle qualifiche. L’essere partito dal fondo della griglia è stato, ovviamente, l’episodio determinante del week-end del teutonico che, pur in una condizione non semplice, ha dimostrato di mantenere i nervi saldi anche a cospetto di avversari tutt’altro che disponibili a cedere la loro posizione, come è giusto che sia.
Kimi Raikkonen 5: Dopo una bella prestazione in qualifica con il terzo crono, il finlandese vanifica un podio alla sua portata con un errore al tornantino, come capitato già 12 mesi fa, in favore del connazionale Bottas. Un testacoda che costa dunque caro a Kimi e a tutto il team che aveva investito molto sul finnico, visti i problemi di Vettel. Le dichiarazioni di Arrivabene, a motori spenti di “Podio buttato”, sono un chiaro ammonimento a Raikkonen che, sicuramente, con questo passaggio a vuoto in gara non si mette nella migliore posizione possibile per una riconferma per l’anno prossimo.
Valtteri Bottas 7: Grande gara del finlandese della Williams che, dopo delle ottime qualifiche, coglie un podio quasi insperato alla viglia. Un terzo posto che dà fiducia al team inglese, dopo un week-end di Montecarlo da film dell’orrore.
Felipe Massa 7.5: Uno dei protagonisti della gara canadese senza ombra di dubbio. Anch’egli molto arretrato sulla griglia di partenza, per un problema nel corso delle prove, sfrutta alla grande le potenzialità della proprio monoposto, su un circuito molto congeniale alla proprie caratteristiche, e mette in scena una grande rimonta con un sesto posto finale che vale come una vittoria.
Maldonado 7: Ottima la prestazione del venezuelano e della Lotus a Montreal. La potenza del propulsore Mercedes ben si è sposata con il telaio della monoposto inglese e il settimo posto finale rappresenta una grande sorpresa, viste le difficoltà del team nei GP precedenti.
Mclaren 4: Ennesimo week-end da film dell’orrore per il team di Woking. Ennesimo ritiro per Fernando Alonso, ancora fermo a zero punti nella classifica iridata, imitato nel triste destino da Jenson Button, anch’egli costretto a fermarsi in anticipo. I problemi della power unit giapponese stanno superando le più negative previsioni e lo stesso Alonso, come il team radio nel corso della gara testimonia, comincia a manifestare segnali di impazienza.
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