Ciclismo
Fabio Aru: Tour da gregario o Vuelta da capitano?
Archiviato il Giro d’Italia, per Fabio Aru e l’Astana è già tempo di pensare al futuro. Tour de France o Vuelta a España? Entrambe le soluzioni sono valide, ma per come stanno attualmente le cose, è più probabile che il sardo vada in Spagna a fine agosto per provare a migliorare il quinto posto dello scorso anno.
Il Tour de France, per quanto visto al Giro, potrebbe essere più adatto alle sue caratteristiche, con pendenze più dolci sulle quali Aru ha dimostrato a più riprese di poter fare la differenza, mentre ha faticato e non poco quando la strada saliva in maniera più decisa, come ad esempio sul Mortirolo. Le salite francesi, e la composizione del Tour in generale, potrebbero avvantaggiarlo, ma la squadra kazaka può permettersi uno e un solo capitano: Vincenzo Nibali. Per quanto possa essere utile ad Aru assaggiare il Tour, è ancora più importante che Nibali si presenti da detentore del titolo con a disposizione una squadra totalmente rodata e votata alla sua causa, senza nemmeno una seconda punta da sfruttare in caso di debacle del siciliano.
Fabio, dunque, dovrebbe trovarsi nuovamente alla Vuelta a España, così come lo scorso anno. La situazione, però, sarebbe totalmente diversa. Aru non è più un giovane di belle speranze, ma una solida realtà. Il Giro che ha appena portato a termine l’ha fatto crescere molto. Ha imparato a soffrire, rimanere in corsa, reagire e tornare a vincere. Forse il percorso della Vuelta non è il più adatto a lui, con le pendenze arcigne che la contraddistinguono, ma forse l’azzurro potrebbe trovarsi per la prima volta nella condizione di partire con una concreta speranza di successo finale, anche se molto dipenderà da quali avversari troverà sulla sua strada.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Ufficio Stampa Giro d’Italia