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Ginnastica, Olimpiadi Europee – La Russia fa doppietta d’oro! Sorprese sui podi, Italia fuori
La Russia conquista ufficialmente la medaglia d’oro a squadre ai Giochi Olimpici Europei. A Baku (Azerbaijan), al termine di due giorni di gara dominati in lungo e in largo, il trio dei coniugi Rodionenko sale sul gradino più alto del podio con 116.897 punti.
Un trionfo ampiamente annunciato costruito sulle grandi prestazioni dell’eterna Zarina Aliya Mustafina. La Campionessa del Mondo all-around 2010 e Campionessa Olimpica 2012 alle parallele (giusto per citare i due trionfi più importanti della sua immensa carriera) porta la sua Nazione nella storia scrivendo per primi il loro nome nell’almanacco di questa competizione (che forse sta vivendo la sua prima e unica edizione).
Torna a festeggiare anche Viktoria Komova, vicecampionessa olimpica all-around e tornata a gareggiare a livello internazionale dopo tre anni d’assenza dalle lacrime amare di Londra 2012 quando venne sconfitta da Gabby Douglas. Il terzetto è completato da Seda Tutkhalyan, Campionessa Olimpica Giovanile, al suo primo grande successo da senior.
La Russia punta decisa al pokerissimo di ori nelle finali individuali in programma tra giovedì (all-around) e sabato (specialità).
Medaglia d’argento annunciata per la Germania (110.397). Le proiezioni dei punteggi ottenuti in stagione si sono rivelate perfettamente azzeccate e regalano il piazzamento di prestigio a Sophie Scheder, Elisabeth Seitz e Leah Griesser. Una vera Nazione che non ha svalutato la competizione, portando a Baku alcune delle sue migliori interpreti. Il secondo posto è arrivato grazie a due bombe alle parallele asimmetriche che hanno rischiato di essere vanificate dalle cadute finali alla trave.
Medaglia di bronzo per i sorprendenti Paesi Bassi (110.099) che ritornano su un podio internazionale a squadre di prestigio dopo oltre dieci anni dal grande periodo in cui giganteggiavano agli Europei (e l’Italia lo sa bene). Lieke Wevers, Celine Van Gerner, Lisa Top è il terzetto protagonista di una gara assolutamente lineare e senza vistosi errori.
L’Italia chiude solo al quinto posto (108.797). Si poteva sognare una medaglia ma Alessia Leolini, Giorgia Campana e Tea Ugrin non sono riuscite a regalarcela. Complici gli esami scolastici, recupero da infortuni, preparazione in vista dei Mondiali si è deciso di non portare la formazione tipo. Un trio sperimentale che ha fatto il suo, chiudendo a quattro centesimi dalla Francia (108.831) e a 1.3 dall’Olanda. Conquistata solo una Finale di Specialità (Ugrin alle parallele) e la scontata all-around (sempre con Tea). La scuola transalpina si sta riprendendo piano piano grazie a un duro lavoro molto umile.
Giulia Steingruber isolata ma comunque abile a portare la Svizzera al sesto posto con un paio di stoccate da Campionessa, la Romania è settima a causa dei disastri alle parallele (108.499) e paga l’assenza di tutte le big (Iordache impegnata con la maturità, Bulimar sotto i ferri, Munteanu a casa), la Gran Bretagna con una formazione di riserve (il campo lo ha dimostrato…) è ottava (107.964). L’Ungheria, terza a metà gara, ha naturalmente pagato due rotazione non favorevoli a Boczogo e Makra chiudendo al nono posto (107.162) in una top ten chiusa dal Belgio (106.798).
La Russia ottiene la doppietta d’oro visto che anche lo squadrone maschile (Kuksenkov, Belyavskiy, Ignatyev) domina la competizione con 178.963 punti. L’Ucraina di Oleg Verniaiev ci ha provato in lungo e in largo ma si è dovuta accontentare dell’argento (177.429).
Festa grande per l’Azerbaijan che in casa conquista un insperato bronzo sconfiggendo la Bielorussia per soli sei centesimi di punto (174.195 a 174.130). Oleg Stepko assoluto protagonista.
L’Italia, presentatasi con una formazione innovativa (Cingolani, Bartolini, De Vecchis), è ben poca cosa: quattordicesimo posto (164.629), fuori da tutte le Finali di Specialità. Tommaso De Vecchis si qualifica per l’all-around.
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