Editoriali
Giochi Europei Baku 2015: karate non tradisce; mountain bike, un’occasione persa
Avvio secondo le previsioni per l’Italia ai Giochi Europei di Baku 2015. Le chance maggiori di medaglia erano riposte nel karate, dove Luca Maresca e Luigi Busà hanno conquistato due argenti nelle due rispettive categorie di peso del kumite.
Se nel caso di Maresca la sconfitta nell’atto conclusivo con l’azero Firdosi Farzaliyev non lascia grandi rimpianti, altrettanto non può dirsi per Busà, superato dall’idolo locale Rafael Aghayev al termine di un match dove si sono rivelate decisive un paio di decisioni controverse. D’altronde, come si poteva intuire sin dalla vigilia, battere i padroni di casa negli sport da combattimento, dove conta (non poco) la decisione dei giudici, sarà decisamente arduo: non basterà vincere, ma forse sarà necessario dominare.
Serviva un’impresa a Daigoro Timoncini nella lotta greco-romana, opposto ai quarti al turco Cenk Ildem, numero due del mondo. L’azzurro ha avuto le sue occasioni ed ha impensierito l’anatolico sino in fondo, prima di cedere di stretta misura. Purtroppo Ildem si è fermato nella successiva semifinale, non consentendo all’italiano di giocarsi un bronzo attraverso i ripescaggi.
Le vere occasioni perse, tuttavia, sono quelle della mountain bike. Al di là dei vincitori, gli svizzeri Jolanda Neff e Nino Schurter, al momento di gran lunga i migliori interpreti della specialità, la concorrenza non appariva così agguerrita e qualificata. Ecco perché lasciano l’amaro in bocca i quarti posti di Eva Lechner e Gerhard Kerschbaumer, quest’ultimo ancora una volta frenato da un drastico calo fisico nel finale.
Domani, ancora una volta, le speranze maggiori saranno riposte ancora nel karate. Nello Maestri (-84 kg kumite) e Mattia Busato (kata) non sono favoriti per l’oro, ma certamente vanno annoverati tra i naturali pretendenti ad un podio. Rispetto alle tradizionali Olimpiadi estive, dove sovente l’Italia parte forte anche grazie al supporto della scherma, qui a Baku, calendario alla mano, sarà l’inverso: nei primi giorni il Bel Paese dovrebbe fare fatica ad agguantare medaglie (in particolare del metallo più prezioso), per poi venire fuori alla distanza con sport come tiro a volo, scherma e nuoto.
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federico.militello@oasport.it