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Golf, battuta d’arresto per Francesco Molinari. Manassero fatica a risalire

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Ci stavamo abituando fin troppo bene e tutti, in fondo, speravano di poter vivere un’altra settimana sulla cresta dell’onda. Così non è stato, anche perché il Royal County di Newcastle, sede dell’Irish Open, si è trasformato in un vero e proprio inferno per Francesco Molinari e per il resto della pattuglia italiana impegnata in Irlanda del Nord. Eppure, i links avrebbero dovuto favorire le caratteristiche dei giocatori nostrani, sempre abili a districarsi sui particolari percorsi britannici. Ma non questa volta.

Per Chicco Molinari, in particolare, non mancano i rimpianti per un terzo round completamente disastroso in 79, che gli ha pregiudicato di fatto un altro torneo tra i primi 10, visto il rendimento comunque discreto (considerando i soli cinque giocatori sotto il Par del campo) mantenuto nel resto della settimana. Il gioco del torinese, al solito molto dispendioso da un punto di vista psicologico, si è inceppato proprio nel momento in cui ci si attendeva una scossa per puntare con decisione alla vetta, proprio come successo a Wentworth nella giornata conclusiva del BMW PGA Championship. Quando la patata è bollente, insomma, a Chicco sembra spegnersi la luce e anche la sua proverbiale regolarità svanisce nel nulla.

Molinari che è sempre più il solo a tenere in piedi la baracca, viste le difficoltà di Matteo Manassero nel riuscire a dare continuità alla propria risalita, di per sé già piuttosto difficile. Il veronese appariva in palla nel primo round, salvo poi sprofondare in maniera clamorosa nella giornata successiva, tanto da non riuscire a superare nemmeno il taglio. E il ranking, intanto, continua ad essere impietoso: posizione numero 308, lui che di questi tempi, due anni fa, era addirittura 26esimo…

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit Federgolf

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