Golf
Golf, Memorial Tournament: Molinari, altra impresa sfiorata! Lingmerth batte Rose
Francesco Molinari si regala un’altra settimana di grandissimo livello e sfiora l’impresa al Memorial Tournament (montepremi $ 6.200.000), uno dei tornei più prestigiosi nel calendario del PGA Tour. Il torinese è grande protagonista fino alle ultime buche sul Muirfield Village di Dublin (Ohio), quando cede a causa di un doppio bogey alla 16 che lo costringe ad una terza posizione comunque di assoluto prestigio, pur con rimpianti forse maggiori rispetto al recente BMW PGA Championship. A quel primo colpo in acqua al Par 3, di fatto, mancava solo un metro in più di volo per atterrare ad un paio di metri dalla buca e per allungare forse più di una mano sul torneo, dopo essere stato per diverso tempo in testa quest’oggi.
La vittoria, a sorpresa, va allo svedese David Lingmerth, a suggellare una giornata trionfale per il golf scandinavo dopo la vittoria di Alex Noren al Nordea Masters. Il 27enne, dopo aver concluso a -15 (273) insieme a Justin Rose le 72 buche regolamentari, batte il ben più quotato numero sei al mondo alla terza buca di playoff firmando la sua seconda vittoria della carriera sul PGA Tour. Lingmerth ha dimostrato già nelle ultime buche del round di essere in giornata di grazia, al contrario di un Rose caparbio e mai domo (gran recupero alla 18) ma fin troppo falloso.
Alle loro spalle, come detto, un fantastico Chicco Molinari, a -13 (275 – 68 67 69 71); anche dallo score appare evidente come il doppio bogey alla 16 abbia pesato in maniera enormi sul destino dell’italiano, brillante in precedenza con quattro birdie (di cui tre consecutivi nelle prime nove) ed un bogey. Il torinese chiude pari merito con un Jordan Spieth ormai perennemente nelle posizioni di testa e all’ottava Top del 2015. Il 21enne texano, di fatto, c’è sempre, anche se a Dublin si sveglia tardi con un -7 (miglior punteggio di giornata) all’ultimo round. Di grande qualità anche il resto delle zone alte della classifica, con Marc Leishman, Jim Furyk e Hideki Matsuyama in quinta posizione, a -12.
Tra le tante stelle al via c’era anche Tiger Woods e l’ex numero uno al mondo, naturalmente, non ha mancato di prendersi le luci della ribalta. Ma, come spesso capita negli ultimi tempi, non in positivo. La Tigre chiude il torneo addirittura in ultima posizione, distante per di più ben otto colpi dal penultimo classificato, ritoccando diversi record personali: il peggiore score su 72 buche (+14 – 302) e soprattutto il peggior round della sua carriera, un clamoroso 85 stampato nel terzo giro con un quadruplo bogey (!), due doppi bogey, sei bogey ed un misero birdie.
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