Editoriali
Petra Zublasing, la prestazione più strabiliante dei Giochi Europei. E il mondo trema…
Una superiorità schiacciante, incontestabile e spaventosa. 10.1 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, un’enormità nel tiro a segno, praticamente un colpo di vantaggio. Come vincere i 100 metri piani di mezzo secondo o una gara di tuffi di 70 lunghezze. Petra Zublasing ha realizzato la prestazione qualitativamente migliore di tutti i Giochi Europei di Baku 2015, almeno considerando le gare sin qui disputate di tutte le discipline. Nessuno era stato capace di imporsi con un margine così netto.
Già campionessa del mondo in carica nella carabina 10 metri, la 3 posizioni è la gara che maggiormente esalta la quasi 26enne altoatesina. In questo format, dove anche in finale si tirano ben 45 colpi, è difficilmente battibile, e non solo in Europa. L’azzurra ha ormai raggiunto una solidità impressionante anche nelle serie in ginocchio ed a terra, mentre in piedi appare oggettivamente superiore a chiunque. Si tratta di una fuoriclasse di proporzioni spropositate, uno di quei talenti che nasce ogni 20-30 anni. Per capirci, ad oggi questa Zublasing gareggerebbe alla pari anche con gli uomini, rischiando di vincere. Non a caso spesso, nel passato recente, ha ottenuti punteggi similari, se non addirittura migliori, al compagno di nazionale e di vita Niccolò Campriani, con cui lunedì andrà a caccia dell’oro nella carabina 10 metri a coppie mista.
Il 464.7 realizzato in finale, nuovo record del mondo, possiede i contorni ben delineati di un messaggio ben chiaro alle rivali planetarie, cinesi in primis. Alle prossime Olimpiadi di Rio 2016 Petra non dovrà avere paura di nessuno. Semmai sarà il contrario. Piace di questa ragazza la voglia di non accontentarsi e di puntare sempre a migliorarsi. Nonostante il vantaggio rassicurante sulle rivali, quest’oggi la portacolori del Bel Paese inveiva con se stessa per quei (pochi) colpi sotto il 10. Segnale di una campionessa appagata solo dalla perfezione. Gli ingredienti giusti per dominare nel tempo.
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federico.militello@oasport.it
Gabriele Dente
19 Giugno 2015 at 23:14
In una delle poche gare veramente significative di questi Giochi Europei finalmente i segnali azzurri sono entusiasmanti. Speriamo davvero che si mantenga su questi livelli (o quasi!), anche nella gara dai 10 m, per riuscire a fare a Rio quello che a Nicco è sfuggito per un soffio.
L’anno prossimo il rendimento della FITAV e della UITS saranno fondamentali per gli esiti della spedizione azzurra.