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Qualificazioni Euro 2016, Croazia-Italia 1-1: le pagelle degli azzurri

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Le pagelle di Croazia-Italia, match di qualificazione a Euro 2016 terminato 1-1.

Buffon, 8: cuore di capitano. La difesa fa acqua, ma lui, che ha solcato i sette mari, rimane ben saldo al timone. E’ decisivo in apertura, quando para il rigore calciato da Mandzukic. Poi si infortuna, ma prosegue stoicamente sino al termine della prima frazione. Dal 45′, Sirigu, sv: praticamente inoperoso nel corso dei 45 minuti finali. Segno che l’Italia, almeno nel secondo tempo, si è difesa con ordine.

De Silvestri, 6: spinge con costanza sulla fascia destra, ma è troppo spesso fuori posizione in fase di ripiegamento. Si immola per sventare una conclusione di Kovacic e riporta un infortunio che sembra molto serio. Dal 25′, De Sciglio, 6: fa il suo, inizialmente sale con continuità, ma è impreciso nei cross. Si dedica al contenimento nella seconda frazione, rivelandosi attento e concentrato.

Bonucci, 6: si lascia sorprendere in occasione del vantaggio croato. Poi prende le redini della difesa con personalità e di fatto cancella Mandzukic nel secondo tempo.

Astori, 4.5: disastroso. In avvio commette un inutile ed ingenuo fallo da rigore su Srna. Lascia completamente solo Mandzukic sul primo gol dei padroni di casa e, in generale, appare sempre insicuro. Meglio nella ripresa, ma è difficile che Conte possa concedere nuovamente fiducia ad un giocatore non da nazionale (anche se, purtroppo, le alternative nel ruolo latitano…).

Darmian, 6: concede troppo spazio a Rakitic sul vantaggio della Croazia. Si riscatta ampiamente con una prestazione decisamente positiva in copertura. Mancano, tuttavia, le consuete discese sulla corsia laterale.

Marchisio, 6.5: ha i tempi giusti della mezz’ala, partecipa alle azioni offensive con continui inserimenti e si sfianca anche in continui ripiegamenti. Giocatore totale.

Pirlo, 6: il passo ormai non è più quelli dei tempi belli. Si accende ad intermittenza con qualche lancio, poi nella ripresa detta i ritmi con la consueta classe.

Parolo, 5: spreca un’occasione piuttosto semplice a 20 minuti dal termine. Tanta corsa, poca sostanza. Non si rende mai pericoloso al tiro, lui che è dotato di una gran ‘botta’ dalla distanza.

Candreva, 7: freddissimo sul rigore, che realizza con un delizioso cucchiaio. Devastante nella ripresa, quando diventa una spina nel fianco nella difesa avversaria con le sgroppate che nelle ultime stagioni ne hanno fatto un calciatore di rango internazionale.

Pellè, 6.5: si procura il rigore costringendo al fallo di mano Mandzukic. Va vicino al gol in chiusura di primo tempo. Tanto lavoro sporco, si batte e gioca di sponda. Utile.

El Shaarawy, 7: vivace, si vede che ha voglia di spaccare il mondo e recuperare il tempo perso. Gli viene annullato un gol regolarissimo. Fallisce una facile occasione al 32′ con un debole piatto destro. Le sue accelerazioni fanno male alla Croazia, anche se spesso manca l’ultimo passaggio. Dal 79′, Ranocchia, sv: entra per mettere in cassaforte un pareggio prezioso.

All. Conte, 6.5: una delle migliori Nazionali della sua gestione. Il 4-3-3 appare un modulo più logico ed al passo coi tempi rispetto al 3-5-2. La squadra ha il carattere del tecnico pugliese, come dimostra la capacità di reazione ad uno svantaggio immeritato ed avvenuto dopo l’ingiusto annullamento di una rete. Prosegue la ricostruzione di un’Italia ancora da lavori in corso.

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federico.militello@oasport.it

Foto: Wikipedia

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