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Rugby, bufera Italia! Ritiro pre-Mondiale interrotto, scontro totale sui premi. G.I.R.A attacca la FIR

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Una mattinata di fuoco. Ed è solo l’inizio. A Villabassa, sede del primo ritiro dell’Italrugby in vista dei Mondiali 2015 in Inghilterra, scoppia il putiferio tra i 40 convocati per preparare la Coppa del Mondo e la Federazione e lo stage, cominciato ieri, di fatto è già stato clamorosamente interrotto. Al centro di tutto ci sono sempre i premi per gli azzurri, su cui i giocatori e il presidente Gavazzi non hanno ancora trovato un accordo. Ad aprile, infatti, il numero uno della FIR aveva ipotizzato una nuova modalità di pagamento per chi avrebbe vestito la maglia della nazionale: niente più gettoni, bensì premi in base ai risultati. Apriti cielo. Parisse&co. montano su tutte le furie e rispondono in maniera dura a Gavazzi, prendendo nettamente le distanze  dal presidente con una protesta sui social network (clicca qui per approfondire). Da quel momento, di fatto, la crepa sembra essersi soltanto allargata.

Ma non finisce qui. Alle prime voci di un incredibile abbandono di Villabassa da parte dei giocatori, la FIR ha confermato con un comunicato in cui si ufficializzava la fine della preparazione alla RWC fino a data da destinarsi. Alla Federazione, tuttavia, ha risposto la G.I.R.A. (Giocatori d’Italia Rugby Associati), il sindacato dei rugbisti, che ha smentito in maniera netta la partenza degli azzurri dal ritiro, accusando la Federazione di aver “rigiirato la situazione a proprio favore” come si legge nella nota.

AGGIORNAMENTO

IL COMUNICATO FIR (ore 10:11)
La Federazione Italiana Rugby ha preso atto della volontà, manifestata ieri sera dai giocatori convocati in raduno a Villabassa con la Squadra Nazionale, di non prendere parte agli allenamenti e di non indossare materiale sportivo FIR sino al raggiungimento di un accordo economico per la partecipazione alla preparazione estiva ed alla Rugby World Cup di settembre in Inghilterra. La presa di posizione di ieri sera non cambia la volontà del Consiglio Federale – pienamente condivisa dallo staff della Squadra Nazionale – di raggiungere un accordo economico con i giocatori basato non sulla semplice partecipazione alle finestre internazionali ma su concreti principi meritocratici legati alla performance.
Principi che, come già ribadito pubblicamente dai vertici federali, saranno alla base di tutti i futuri accordi tra FIR e gli atleti della Nazionale.
Una proposta definitiva è già stata presentata, in questi termini, ai rappresentanti dei giocatori.
Il raduno di Villabassa, sulla base della situazione corrente, è stato interrotto e la preparazione alla Rugby World Cup riprenderà al raggiungimento di un accordo tra FIR e giocatori. Gli atleti convocati con la Nazionale sono a disposizione, con effetto immediato, delle rispettive Società di appartenenza.

“Sono deluso dall’atteggiamento assunto dagli atleti – ha dichiarato il Presidente federale Alfredo Gavazzi – non tanto per la situazione contingente ma perchè tale decisione denota la non volontà di investire sulle proprie capacità sportive. L’offerta che è stata presentata è coerente con il nostro attuale posizionamento e con gli accordi in essere tra gli atleti e le Federazioni Tier 1 a noi più prossime nel ranking. Resto fiducioso che, come sempre, il buon senso prevarrà e, tutti assieme, potremo imprimere una svolta importante, in chiave futura, ai rapporti tra la Federazione e gli Azzurri, aumentando significativamente l’attenzione ai risultati ottenuti”. 

COMUNICATO G.I.R.A. (ore 10:27)

Clamorosa dichiarazione inveritiera della F.I.R.: i giocatori si sono tutti presentati al raduno e resteranno al raduno!
A questo punto chi si è assunto al responsabilità di fare un comunicato lesivo dell’onore e del decoro sportivo di ben 40 atleti nazionali di rugby, si assumerà le proprie responsabilità di fronte agli organi di giustizia sportivi e ordinari.
La verità e tutta un’altra: stamattina i giocatori hanno chiesto un incontro al Presidente Gavazzi, il quale l’ha negato per impegni personali. Vista la situazione generale, i responsabili della F.I.R. hanno dichiarato lo scioglimento del raduno invitando i giocatori ad andarsene.
Tuttavia, per rigirare la situazione a proprio favore, contestualmente all’ordine di allontanarsi dato ai giocatori è stato divulgato un comunicato che, come detto, ha rappresentato i fatti in maniera difforme dal vero.
Ciò fatto, è arrivato un invito a Calvisano all’indirizzo di una delegazione di rugbisti: in parole povere, prima si è sparato contro gli azzurri e poi si è tesa loro la mano.
Vero è, piuttosto, che nessun accordo è stato raggiunto tra i Nazionali di Rugby e la F.I.R.. E non ci si riferisce solo alla questione dei compensi, ma anche a tutte le altre tematiche già messe sul tavolo della trattativa. I presupposti per la riuscita della spedizione azzurra ai Mondiali di Londra, dunque, sono pessimi, e non si vedono margini per ricucire lo strappo.
Tutto ciò che Parisse & co. chiedono è solo una riapertura del dialogo ed un incontro di persona con il Presidente, che sembra avere, tuttavia, impegni più pregnanti. Mandare tutti a casa, dunque, è il bel modo di affrontare i problemi, e ancora “migliore” è il tenore dell’odierno comunicato stampa federale.
Che almeno si usi l’onestà intellettuale di presentare la realtà dei fatti in modo chiaro.
Non ci sono parole.

AGGIORNAMENTO: NOTA G.I.R.A.
Il sindacato dei giocatori rilancia e attacca nuovamente la Federazione, rea di aver ‘sgomberato’ gli azzurri dall’hotel di Villabassa. Di seguito la nota rilasciata sulla pagina Facebook dell’associazione

“Scene dal film “il delitto perfetto”: la FIR ha comunicato ai club di provenienza che i giocatori da domani sono a loro disposizione (così se non si presentano agli allenamenti rischiano sanzioni) e ha comunicato all’albergo di Villabassa che le camere andranno liberate. L’hotel ha dunque invitato i giocatori ad abbandonare la struttura entro e non oltre mezzogiorno.
Alla faccia dell’abbandono del raduno da parte degli azzurri!

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit FotosportIT/FIR

1 Commento

  1. ale sandro

    15 Giugno 2015 at 12:07

    Brutta storia, ingenuità mia ma pensavo si fosse già chiarita la situazione con i reciproci scazzi verbali dei mesi passati. Evidentemente non c’è stato nessun seguito con un vero incontro chiarificatore. Già allora pensavo che quella fosse la maniera peggiore di arrivare a un appuntamento così importante come la Coppa del Mondo, specialmente in questo momento del rugby italiano dove era importante che tutti, dirigenze Fir e giocatori remassero nella stessa direzione. Spero non si arrivi a separazioni insanabili o diktat, non so fino a che punto gioverebbero all’intero movimento.

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