Seguici su

Hockey ghiaccio

Tra scherma paralimpica e sledge hockey: la vita sportiva di Andrea Macrì

Pubblicato

il

In occasione della conferenza stampa delle squadre nazionali di scherma, tenutasi in quel di Expo Milano 2015, ad anticipare la partenza per gli Europei di Montreux (Svizzera), abbiamo intercettato Andrea Macrì. Componente della rappresentativa paralimpica del Bel Paese e d’inverno alfiere del team italiano di sledge hockey: una vita “divisa” fra due passioni, con risultati eccezionali.

Andrea, come riesci a conciliare questi due sport considerando il fatto che sono uno di squadra e l’altro individuale?

“Non è facile, però essendo uno estivo e l’altro invernale riesco a farli coesistere. Per mantenere entrambi ad alto livello si fa fatica, lo ammetto, ma devo dire che le soddisfazioni non sono mancate. Vedremo in futuro…”.

E’ nata prima la passione per la scherma o per lo sledge hockey?

“La scherma è stata da subito quella che mi ha appassionato di più, anche perchè ha fatto parte del mio percorso riabilitativo dopo l’incidente. L’amore per l’hockey invece mi è stato trasferito grazie alla conoscenza di un vecchio giocatore.
Entrambi per me erano sport sconosciuti, ma adesso ne sono innamorato”.

Hai fatto parte della rosa della nazionale di sledge hockey che all’ultimo Mondiale si è distinta arrivando a centrare uno storico 5° posto, quali sono le cose che ti porti dentro dell’esperienza iridata?

“E’ stato un Mondiale bellissimo. Aver contribuito con due gol personali al raggiungimento dell’obiettivo è stato eccezionale. Purtroppo, di contro però, siamo l’Italia: non abbiamo fondi economici, andiamo avanti con il nostro cuore e la passione; se si vuol fare il salto di qualità finale, servono investimenti”.

 

Paralimpiadi - Luca Macrì - Ice Sledge Hockey - Luca Renoldi Photographer

Sentendo coach Da Rin infatti, si è percepita effettivamente questa differenza culturale di cui parlavi prima. Secondo te da cosa deriva?

“Abbiamo avuto palestre e stadi di NHL per le nostre partite, è proprio insito nel DNA americano. In Italia prima di tutto c’è il calcio, poi tutti gli altri sport. Della scherma ad esempio se ne parla perchè ci sono tanti buoni risultati, dello sledge hockey molto di meno.”.

I prossimi appuntamenti infine, dove ti vedranno impegnato?

“Nella prossima estate non penso di andare ai Mondiali di scherma. Vorrei godermi un’estate di riposo e vedere ciò che arriva. Poi da settembre si ripartirà…”.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

 

 

Foto: Federscherma (Augusto Bizzi)
Foto: LucaRenoldi Photo

Si ringrazia Francesco Caligaris

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità