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Volley, World League – Italia stritolata dall’Australia: le pagelle. Male Zaytsev e Travica, si salva Vettori

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Nella giornata di ieri l’Italia veniva brutalmente sconfitta dall’Australia nella gara1 del terzo weekend di World League (clicca qui per la cronaca). Di seguito le nostre consuete pagelle e il commento sulla partita dell’Italia.

 

ITALIA: 4. Troppo brutta per essere vera. Fallosa, inconcludente, incapace di reagire, inesistente in tutti i fondamentali. Non c’è nulla a cui aggrapparsi, gli azzurri non sono mai in partita e vengono spazzati via da un’ordinata Australia che ci umilia in casa con un 3-0 davvero pesante e impronosticabile. Mauro Berruto chiede scusa ai 5000 spettatori di Jesolo e agli italiani che meritavano ben altro spettacolo.

Un’infinità di passi indietro rispetto alla bella vittoria in gara2 contro la Serbia. Il nuovo modulo con Zaytsev in posto 4 e Vettori schiacciatore non funziona, costretti a tanti cambi per provare a rimanere incollati al match, ma l’Italia è troppo sulle ginocchia (giusto per citare i problemi di Pippo Lanza, costretto alla tribuna) e non ha nemmeno l’energia per provare a controbattere i volleyroos. Tra l’altro bisogna aggiornare tutte le statistiche: avevamo sempre sconfitto l’Australia nella nostra storia, loro non avevano mai vinto un incontro nel livello più alto della World League.

Una fatica bestiale in difesa, il contrattacco è inesistente e resiste un’incapacità cronica di realizzare break-point, il muro e la battuta non regalano nulla di buono, troppi falli qua e là, l’attacco si sveglia solo nel terzo set. Gli azzurri sono attesi da tante valutazioni e domenica dovranno assolutamente riscattarsi a Verona.

 

LUCA VETTORI: 6,5. L’unico a provarci nella buia nottata di Jesolo che respinge indietro l’Italia. L’opposto ci crede fino a metà del terzo parziale, poi si arrende che è circondato praticamente dal nulla e che è impossibile invertire la rotta. Nel primo set schiaccia solo lei, reagisce anche nel terzo, viene servito costantemente e concretizza quanto deve. Non basterà. Andrà a referto con 15 punti e il 50% in attacco.

DRAGAN TRAVICA: 4. La prima partita da vero capitano designato e non come sostituto di Birarelli non sarà certamente ricordata per il gioco espresso. La gestione del Drago è difficoltosa, fatica a smarcare al meglio le sue bocche da fuoco che sbagliano molto e producono percentuali davvero modeste. Prova qualche colpo personale ma gli australiani sono davvero reattivi e lo impediscono. Verrà sostituito da Giannelli per provare a stupire gli uomini di Santilli.

IVAN ZAYTSEV: 4,5. Lo 0 su 5 in attacco è emblematico della serata no per il nostro Zar. Dopo l’eccezionale prova esibita contro la Serbia settimana scorsa, non riesce a ingranare nuovamente nel nuovo ruolo di schiacciatore e fatica per due set interi, venendo poi sostituito. In ricezione, però, recupera alcuni palloni abbastanza difficili ma non può bastare. Classico momento negativo, da lui ci si aspetta subito un pronto riscatto.

 

IACOPO BOTTO: 3. Impalpabile per larghi tratti dell’incontro, salvo tentare una timida reazione nel terzo set. Errori grossolani, spesso e volentieri fuori dal gioco, non è mai in grado di proporsi e non dà la sensazione di poter cambiare il ritmo. Meritava un debutto da titolare azzurro molto migliore.

LUIGI RANDAZZO: 4. Un parziale risveglio solo nel terzo parziale, quando viene schierato accanto a Botto. Qui trova l’intesa con Giannelli che lo serve e aumenta un po’ le sue percentuali. Per il resto è spesso in ombra, incapace di impensierire l’Australia. Il referto citerà 8 punti

SIMONE ANZANI ed EMANUELE BIRARELLI: 4. Anzani si eclissa dopo la prova granitica esibita in gara2 contro la Serbia; l’ex capitano, “declassato” ufficialmente durante l’ultima settimana, fatica a esprimersi ai suoi livelli. Edgar e compagni passano come la lama nel burro, il muro è inesistente, gli australiani ci schiacciano e i nostri centrali non opporranno quasi mai resistenza. Una sola stampata a testa, 21 tentativi andati in fumo, i volleyroos non accusano mai la presenza del nostro fondamentale. Anzi….

 

SIMONE GIANNELLI: 6. Berruto prova il tutto per tutto per evitare la figuraccia e schiera il giovane palleggiatore come titolare per il terzo set. Si inizia a lottare, la sua gestione puntella alcune cose ma gli errori sono ancora troppi per poter sperare di portare a casa il successo.

MASSIMO COLACI: 5. Fatica cronica in difesa per tutta l’Italia, il libero non riesce a esibire tutto il suo talento, calando d’intensità dopo i vari colpi degli avversari. Sono pochi i suoi recuperi, raramente si giocano contrattacchi convincenti, la copertura spesso latita e loro vanno giù troppo facilmente.

SALVATORE ROSSINI: S.V. Subentra nel corso del terzo set sostituendo Colaci, ma ormai la frittata è fatta.

Non entrati: OLEG ANTONOV, ANDREA GIOVI, GIULIO SABBI, AIMONE ALLETTI.

 

(foto FIVB)

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