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Volley, World League – Italia, un nuovo modulo di successo! Zaytsev vero posto 4, gruppo in crescita…e altri big
L’Italia ha forse trovato il suo equilibrio. Mauro Berruto ha provato quel modulo che tutti invocavano da più tempo, che si sperava già di provare agli ultimi disastrosi Mondiali (quando vennero convocati ben tre opposti) ma che poi la sorte, la sfortuna e diverse scelte tecniche ci avevano impedito di ammirare.
Ivan Zaytsev ha debuttato a tutti gli effetti in Nazionale nel ruolo di schiacciatore, abbandonando (momentaneamente, quantomeno a livello personale) il posto da opposto in cui ha giganteggiato per diverse stagioni. Lo Zar da autentico cacciabombardiere è passato al posto 4 durante la sfida con la Serbia, brillando nel fondamentale che tanto gli faceva paura (o così diceva). Il campo ha promosso la nostra stella in ricezione dove ha faticato davvero poco, esaltandosi anche in alcuni frangenti (meravigliosi alcuni momenti nel tie-break).
Certo i se e i ma sono ancora diversi. Zaytsev è stato bravo ma non perfetto (non era quello che gli si chiedeva, soprattutto in questo momento della stagione), di fronte c’era sì una bella Serbia ma a cui mancavano comunque due uomini importanti e che si è vista annullare Atanasijevic ben prima che Ivan entrasse in campo. Possiamo solo dire che la strada è ancora sì molto lunga per essere al top, ma Zaytsev ha dimostrato di essere molto capace e incisivo anche da schiacciatore. Lo dimostrano le percentuali, lo dimostra l’intesa con il gruppo, lo riprova anche la bella resa in fase offensiva.
Il tanto desiderato modulo con Luca Vettori opposto e Ivan Zaytsev di banda è stato definitivamente applicato. E ha esaltato al meglio anche il Vetto, top scorer di gara2 e capace di marcare col 64% in fase offensiva. Senza paura, sempre aggressivo, capace di trovare soluzioni spesso molto interessanti.
Alle spalle Dragan Travica che, servendo Vettori in maniera intelligente e sfruttando al meglio la sua posizione, ha gestito bene il fedele compagno servito per una vita da opposto.
E dire che mancano ancora Osmany Juantorena (Zaytsev gli ha pure dato il benvenuto…) e Simone Parodi, tanto per esaltare ulteriormente il potenziale offensivo di questa Italia. Filippo Lanza sta rendendo ottimamente di banda, Giulio Sabbi e Oleg Antonov sono altre scelte a disposizione di coach Berruto che dovrà solo gestire al meglio i rapporti e le intese.
Il modulo nuovo, che promuove a pieni voti l’accoppiata Anzani/Birarelli al centro (ma vedremo Buti e Piano come si riprenderanno, giusto per citare altre due importanti frecce che mancano a questo arco azzurro) e che è ben tenuto da un sontuoso Colaci, convince ma ha ancora bisogno di diversi rodaggi, di nuove prove, di nuove sfide.
Alla ricerca di stabilità contro l’Australia questo weekend (venerdì a Jesolo, domenica a Verona) per poi cimentarsi con Serbia (in trasferta) e le quattro sfide al Brasile, prime prove del nove verso le Final Six.
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(foto FIVB)