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Volley, World League – Le pagelle dell’Italia: impresa sul Brasile! Zaytsev stellare, Bira granitico, azzurri da sogno
Ieri sera l’Italia sconfiggeva il Brasile sotto le stelle del Foro Italico di Roma (clicca qui per la cronaca) nella gara1 del quarto weekend della World League di volley maschile. Di seguito le nostre consuete pagelle.
ITALIA: 8. Un gruppo vero, un grande cuore, tanto spirito e anima, attributi dimostrati dall’inizio alla fine. Pienamente riscattata la figuraccia di Jesolo con l’Australia, forse l’Italia si ritrova definitivamente dopo l’avvio balbettante di World League e prova a scacciare le ruggini del disastroso Mondiale che ancora balenavano nell’aria.
Annullare un set-point (nel primo) e un match-point al Brasile non è cosa da tutti i giorni. L’Italia ha mantenuto i nervi saldissimi, non è andata in black out come spesso le è capitato, ha tenuto testa ai vicecampioni del Mondo e li ha messi sotto quando davvero contava.
Azzurri unitissimi, affiatati e belli i sorrisi dopo la vittoria che ci fanno ritrovare quella Nazionale che sembrava smarrita. L’avevamo lasciato così un anno fa, sempre qui al Foro Italico: che si sia ritrovata proprio ieri sera?
Tecnicamente è anche inutile soffermarsi, ma si sono visti degli scambi davvero spettacolari e ben tenuti: non sarà ancora un’Italia perfetta, ma ha fatto un deciso passo in avanti. Se l’obiettivo era capire lo stato di avanzamento dei lavori allora la risposta è ben arrivata.
Il sestetto titolare si conferma davvero funzionale. Zaytsev in posto 4, Vettori opposto, la coppia Anzani/Birarelli al centro sono i crocevia vincenti insieme a un Colaci in stato di grazia. Lanza in ripresa di banda, Travica a gestire il tutto. Ci siamo. Con Piano e Parodi in ripresa dall’operazione, con Gianelli alle prese con la maturità, con Juantorena in rampa di lancio ci sarà da divertirsi.
IVAN ZAYTSEV: 8,5. Il migliore in campo. Il Foro Italico è la sua seconda casa: lo scorso anno si esaltò contro la Polonia, uscì dal campo praticamente in mutande dopo aver firmato autografi per un’ora a seguito di una partita immensa. Questa volta si ripete, nel suo nuovo ruolo di schiacciatore che conferma il talento dello Zar in qualsiasi posizione.
Regge bene l’urto contro le bombe brasiliane (naturalmente sarà insoddisfatto, ma i progressi di crescita si sono visti), ma soprattutto si esalta in attacco tornando quasi ai livelli dello scorso anno (e di una posizione fa). 16 punti, 50% in fase offensiva, tonico e aggressivo, è lui a tenerci in scia nel primo parziale dove annulla anche un set-point, è lui a trovare il primo break nel set decisivo.
EMANUELE BIRARELLI: 8. Killer indemoniato. In avvio di incontro la sua perfezione è determinante per non lasciar scappare via il Brasile, poi trova due punti consecutivi determinanti che riportano il primo set in parità. Il suo servizio è esplosivo ed è proprio un suo ace a regalare il match-point che poi gli azzurri concretizzeranno per l’apoteosi del Foro Italico. E non dimentichiamoci il 13-13 del tie-break su una “forzatura”: ci ha letteralmente salvato dopo che Lucarelli e compagni avevano realizzato tre punti consecutivi.
Dai 9 metri pescherà 4 aces in momenti critici della contesa, in fase offensiva addirittura ha viaggiato sul 100% per praticamente tutta la sfida, sottorete ha trovato 1 muro secco e ha “stoppato” alla grande le velleità dei verdeoro. Meraviglioso.
MASSIMO COLACI: 8. Non basterebbe un pallottoliere per contare il numero di volte in cui si è immolato per salvare la causa azzurra. Quasi da fargli un monumento e spesso l’efficienza è stata affiancata anche da tanta spettacolarità. Estremamente convincente e reattivo, fa sue anche tante palle sporche, salva spesso la baracca e permette ai compagni di ricostruire buone azioni. Di un altro Pianeta.
LUCA VETTORI: 8. Il suo incontro può essere riassunto in due momenti: l’ace del 25-24 nel primo parziale, il match-point annullato nel tie-break. Nei due momenti più importanti il nostro opposto ha guidato la riscossa, non ha sbagliato e l’ha avuta vinta. In mezzo una partita un po’ sporcata per imprecisione offensiva (ha messo giù solo il 33% di attacchi), ma incisivo quando contava anche al servizio e a muro (3 stampatone e 3 aces). Chiuderà da top scorer con 16 punti.
DRAGAN TRAVICA: 7,5. La batosta di Jesolo e la panchina di Verona sono servite al Drago che si riprende la cabina da titolare e il ruolo di capitano. Errori ridotto all’osso, bravo a variare i colpi e a riconoscere i momenti caldi dei suoi uomini migliori.
SIMONE ANZANI: 6,5. Funziona alla grande l’accoppiata con Emanuele Birarelli. Nei primi due set e mezzo non viene chiamato molto in causa, ma il lavoro svolto sottorete è davvero importante per limitare i brasiliani. Poi aumenta il ritmo anche in attacco e usciranno cose molto interessanti. Spettacolare l’8-6 nel tie-break: lì si è capitato che l’Italia poteva davvero farcela.
FILIPPO LANZA: 6. Cercato davvero tanto, ma non è nella miglior serata. Bene accanto allo Zar, positivo il rientro dopo una settimana d’assenza.
IACOPO BOTTO, GIULIO SABBI, ANDREA GIOVI, DAVIDE SAITTA, STEFANO MENGOZZI: S.V. Per tutti qualche scambio sui finali dei vari set.
Non entrati: LUIGI RANDAZZO, SALVATORE ROSSINI.
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(foto FIVB)