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Formula 1
F1, Ferrari: il problema della sospensione pull-rod, dal 2016 si cambia!
Come avevamo evidenziato in questo articolo, il problema atavico dello sviluppo in Ferrari si è manifestato anche quest’anno, soprattutto nel confronto diretto con i team motorizzati Mercedes. In particolare, la Williams, grazie agli update della power unit, ha raggiunto un livello di competitività notevole, essendo superiore nella prima parte di gara a Silverstone perfino al duo delle frecce d’argento. Tutto questo, mentre le Rosse giravano con un passo di ben 1 secondo più lente dei competitors più qualificati.
Ciò, però, non è ascrivibile solo ad un discorso di aerodinamica e di componentistica scarsamente funzionale alla crescita delle prestazioni del Cavallino Rampante. In realtà, alla base, c’è un problema di concetto nel progetto della SF15-T che impedisce alla vettura di Maranello uno sfruttamento degli pneumatici a dovere. Di cosa parliamo? Della famigerata sospensione pull-rod. Lo schema delle sospensioni anteriori, infatti, secondo questa progettazione, non consente alla macchina di mettere in temperatura gli pneumatici, rendendo difficile ai piloti la guida e non consentendoli di sfruttare le potenzialità del mezzo al 100%. Una problematica che la Ferrari si trascina avanti da ormai alcuni anni, senza porvi rimedio in modo deciso. L’avvento di James Allison, a capo della gestione tecnica, è stato tardivo, in questo senso, e non si è potuto intervenire in maniera drastica.
Tuttavia, da alcune indiscrezioni che filtrano dalla scuderia di Maranello, sembra che dal 2016 si voglia finalmente abbandonare la pull rod in favore della push-rod che, offrendo grandi vantaggi in termini di rigidità e leggerezza, potrebbe essere la panacea dei mali della Rossa. Ora però si deve guardare al presente e cercare in qualche modo di mantenere lo status di seconda forza del campionato.
Il prossimo impegno in Ungheria, con l’impiego di mescole più soft, dovrebbe essere favorevole alla Ferrari e quindi sarà possibile rivedere Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen battagliare per il podio, non troppo distanti da Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Sfortunatamente per i colori rossi, negli appuntamenti di Spa e Suzuka la presenza della gomma dura è già nota e la SF15-T rischia di pagare caro questa scelta di Pirelli. Pertanto è d’obbligo, per la stagione corrente, trovare una soluzione che possa, quantomeno, limitare i danni e far sì che lo sviluppo aerodinamico della vettura consenta ai due drivers di valorizzare al meglio il mezzo a loro disposizione.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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