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Football Americano|Blue Team, Coach Giuliano: “Vogliamo tornare fra le grandi! La IFL quest’anno…”

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E’ un Davide Giuliano molto determinato e con le idee chiare quello che si racconta ad OASport in occasione del fine settimana dedicato al XXXV Italian Bowl e non solo, ormai ad un anno circa dall’assegnazione del suo nuovo incarico come head coach del Blue Team.
Un tecnico che ha ben in testa la situazione della IFL e sa dove focalizzare il suo lavoro affinchè la squadra nazionale possa attrezzarsi a l meglio per raggiungere il suo obiettivo: cercare di approdare nel Gruppo A di elitè europea.

Coach, cosa ne pensi dell’evento organizzato per la fine del Campionato?

“Non ci poteva essere niente di meglio. Un evento ben congegnato, che permette per la prima volta a tutti gli appassionati di football di vedere tutte le finali di tutte le Leghe in un unico fine settimana nella stessa location.
La formula è vincente e aggregante, sicuramente un ottimo esperimento”.

La IFL 2015, sia a livello di standard di gioco sia a livello di formula, ti ha soddisfatto?

“Ho visto molte partite di questo campionato, e posso dire che è stato bello.
Secondo me, esiste ancora un minimo divario fra i due gironi, il che però non vuol dire che la divisione delle franchigie sia errata, perchè sono convinto che il gap si assottiglierà. Anche lo standard tecnico si è sicuramente alzato rispetto all’anno scorso. Tanti team sono cresciuti, con i Marines Lazio che mi hanno impressionato particolarmente, paragonandoli anche all’anno precedente. La finale che si è disputata è stata sicuramente l’atto conclusivo più giusto”.

Parliamo invece della nazionale: nell’autunno del 2014 abbiamo visto tanti raduni, come mai hai introdotto questa pratica rispetto alle precedenti gestioni tecniche?

“Insieme al mio staff e con il supporto della Federazione, abbiamo deciso di spostare l’attività riservata alla maglia azzurra, nei periodi di off season: questo ci ha permesso di non intralciare il lavoro delle franchigie e dei tesserati per quest’ultime. Tra febbraio e luglio è giusto che si dedichino ai ritmi e agli allenamenti per il campionato.
E’ chiaro quindi che stiamo chiedendo ai giocatori uno sforzo, ovvero quello di fare gli atleti per 365 giorni all’anno. A fine luglio infatti, fra il 24, 25 e 26 luglio, sosterremo un altro ritiro a Bologna in vista poi del test amichevole di settembre contro la Serbia”.

L’obiettivo di tutto questa mole di lavoro sarà, immaginiamo, finalizzato alla ricerca immediata della promozione nel Gruppo A di elitè europea. A che punto siamo anche e soprattutto rispetto al 2013, quando sfiorammo la risalita ma non riuscimmo a compiere il grande passo ?

“Rispetto a due anni fa e alla situazione di coach Argondizzo, io mi sento molto più fortunato. Ho avuto già un bel periodo di  tempo per lavorare e devo dire che la qualità degli atleti è molto cresciuta. La FIDAF ha investito su di noi. Nel 2013 penso che il gruppo abbia fatto il massimo. Ma sono fermamente convinto che lavorando così l’obiettivo della promozione sia raggiungibile”.

Coach, mi dici un pregio e un difetto della tua nazionale?

“Un pregio è sicuramente quello di aver puntato da subito sugli atleti giovani, che forse in passato non erano così ben visti; ma ti posso garantire che hanno una forte e sviluppata componente atletica, confrontandoli magari con giocatori più maturi che probabilmente sono ferrati dal punto di vista tecnico-tattico
Un difetto invece, è quello di essere una squadra molto esigente: nessuno infatti si potrà fregiare della maglia nazionale, se non se lo meriterà sul campo”.

Foto: FIDAF

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michele.cassano@oasport.it

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