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Ginnastica, EYOF – Italia quinta al femminile. Martina Maggio da 3 Finali, dominio Russia

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L’Italia femminile è quinta nella gara a squadre degli EYOF 2015 in corso di svolgimento a Tbilisi (Georgia). Al Festival Olimpico della Gioventù Europea, la gara più importante dell’anno per il settore juniores, le azzurrine non riescono a emulare l’impresa dei maschietti (argento nella giornata di ieri) e si fermano a 106.650 punti, a una sola lunghezza dal podio.

Trionfo annunciato e meritato della Russia (112.900) tallonata fino in fondo da uno sbalorditivo Belgio (111.750) mentre la Germania (107.700) completa il podio negando la medaglia alla Romania (106.750).

Le nostre ragazze, guidate per l’occasione da mister Campodonico, sono tutte classe 2001 e dunque hanno come obiettivo la partecipazione alle Olimpiadi 2020: Rio è esclusa per motivi anagrafici.

 

Martina Maggio è la migliore del nostro terzetto che ha replicato così il quinto posto di Utrecht 2013 quando in pedana c’erano Tea Ugrin, Martina Rizzelli e Lara Mori (2 su 3 ai Mondiali 2014). La portabandiera dell’Italia ha terminato l’all-around in decima posizione (53.250) nonostante un’imperfezione alle parallele (12.100) e domani la rivedremo nella Finale del concorso generale individuale. L’atleta della Robur et Virtus, capace di un bel volteggio da 13.800, ha però brillato alla trave (13.650) e al corpo libero (13.700), attrezzi su cui parteciperà alla Finale di Specialità rispettivamente con il settimo e sesto punteggio.

Caterina Cereghetti è l’altra azzurra che parteciperà all’atto conclusivo dell’all-around grazie al 15esimo posto odierno (52.850: 13.600, 13.000, 13.100, 13.150). Francesca Noemi Linari conclude al 17esimo posto (52.500: 13.600, 12.500, 13.100, 13.300): nessun atto conclusivo per lui che sosterrà Martina Maggio da bordo pedana insieme a Caterina.

 

Prestazione vertiginosa della russa Daria Skrypnik (56.900), super favorita della vigilia e già capace di cose rimarchevoli. Anzi poteva tranquillamente andare oltre i 57 punti, ma il corpo libero è stato il suo punto debole (13.650). Gli altri punteggi parlano da sé: 14.550 sugli staggi, 14.300 alla trave, 14.400 al volteggio.

Una bella risposta in vista dell’ingresso in squadra maggiore visto che Elena Eremina (53.350) non incanta e Anastasiia Iliankova paga quasi due punti dalla capofila (56.900, quarta). La russa però spara un superlativo 14.650 sugli staggi, mentre merita rilievo il 14.000 di Ioana Crisan alla trave per una Romania davvero andata in crisi (Ciurusniuc e Cimpian sono buoni elementi).

Il Belgio è stato trascinato dalla stella Klinckaert (55.650) ma a sbancare è stata la compagna Nina Derwael (56.100), seconda e terza nel generale alle spalle della Skrypnik. La Francia è rimasta indietro a causa dell’infortunio in gara di Melanie Dos Santos: Bossu (che libero da 14.150) e Boyer ci hanno anche provato ma in questa condizione era quasi impossibile mantenere il ruolo di favorita per il podio. Male la Gran Bretagna, dietro all’Italia e con ginnaste fuori dalle migliori 15.

Domani sono in programma le due Finali all-around, venerdì e sabato la lotta per le medaglie di specialità.

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