Ciclismo
Giro di Polonia 2015, Kwiatkowski per vincere in casa. Fabio Aru ci prova?
Il ciclismo, dopo il Tour de France, va tutt’altro che in vacanza. Anzi. Oltre alla Clásica San Sebastián, dal 2 all’8 agosto andrà in scena anche il Giro di Polonia 2015, 72esima edizione di una corsa sempre più prestigiosa a livello internazionale, vuoi per i grandi nomi richiamati ogni anno, vuoi per la possibilità per molti corridori di affinare la preparazione in vista di un appuntamento come la Vuelta di Spagna, in programma dal 22 agosto al 13 settembre. Il percorso, inoltre, lascia spazio a diverse interpretazioni e ha tutte le carte in regola per rendere avvincente la corsa. Lo spettacolo, insomma, dovrebbe essere garantito.
Il particolare periodo dell’anno potrebbe lasciare anche spazio ad alcune sorprese nella lotta alla classifica generale, ma non mancano nomi di grosso calibro inevitabilmente davanti a tutti nella griglia di partenza. Il campione del mondo su tutti. Già, perché Michal Kwiatkowski ritorna sulle strade di casa a tre anni di distanza dall’ultima volta, quando nel 2012 venne battuto da uno straordinario Moser per soli 5″, e vi ritorna per vincere. Dopo un Tour de France corso da gregario, la maglia iridata sarà il leader indiscusso di una Etixx-Quick Step pronta a mettersi al servizio del polacco, vincitore in stagione dell’Amstel Gold Race e secondo alla Parigi-Nizza. La Polonia vedrà anche il ritorno in corsa di un attesissimo Fabio Aru (Astana), a cui avrebbe fatto comodo un percorso più duro ma che non si terrà certo fuori dalla bagarre. Il sardo, presumibilmente, sarà chiamato più che altro a cercare la gamba giusta in vista della Vuelta, ma se dovesse già contare su un buon stato di forma allora potrebbe regalare una delle sue fiammate sulle salite. Al suo fianco, pronto ad aiutarlo, i fidatissimi Dario Cataldo, Diego Rosa e Paolo Tiralongo.
I padroni di casa potrebbero esaltarsi non solo per Kwiatkowski, ma anche per un altro beniamino di casa come Przemysław Niemiec (che avrà al suo fianco una Lampre-Merida interamente italiana), sebbene il 35enne non abbia brillato finora in questo 2015. Se il polacco non dovesse riuscire a fare classifica, la squadra italiana potrebbe fare affidamento su Diego Ulissi per puntare al bersaglio grosso, visto quanto di buono fatto dal corridore toscano nel 2013. Per lui, come per Aru, il tallone d’Achille rimane la cronometro finale. Obiettivo Maglia Gialla, o quantomeno avvicinarvisi il più possibile, anche per i colombiani John Darwin Atapuma (BMC) e Sergio Henao (Sky), per il francese Christophe Riblon (AG2R) e per una Movistar sempre capace di schierare formazioni con diverse punte: nella fattispecie, il costaricense Andrey Amador e gli spagnoli Ion Izagirre e Beñat Intxausti. Può ergersi a protagonista anche Ilnur Zakarin, il russo della Katusha già vincitore del Giro di Romandia e di una tappa al Giro d’Italia, mentre Robert GesinK (LottoNL-Jumbo) potrebbe pagare le fatiche del recente Tour de France.
Tra gli italiani, oltre ai già citati, possono mettersi in luce in particolare due tra i giovani più promettenti nel panorama tricolore: Davide Formolo (Cannondale) per quanto riguarda la classifica generale e il 21enne Niccolò Bonifazio (Lampre) per le volate. Proprio Formolo, inoltre, sarà uno dei compagni di squadra di Moreno Moser, costretto a dare risposte convincenti, mentre Davide Rebellin tenterà di piazzare qualche zampata alla veneranda età di 43 anni. Negli sprint, oltre a Bonifazio, il compito di far gioire l’Italia è affidato a Sacha Modolo (Lampre), Matteo Pelucchi (IAM Cycling) e Giacomo Nizzolo (Trek), che dovranno tuttavia fronteggiare un Marcel Kittel (Team Giant) a caccia di rivincite. Spicca, inoltre, il ritorno di Alessandro De Marchi (BMC) dopo l’infortunio.
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Foto: Facebook Giro d’Italia