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Golf, European Masters: a Crans Montana Dodo Molinari e Manassero per ripartire

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Dalla casa del golf ad uno dei percorsi simbolo dell’European Tour. Dopo la magica settimana dell’Open Championship sull’Old Course di St. Andrews, il circuito continentale si sposta su uno dei campi storici del Tour, il Crans-sur-Sierre di Crans Montana (Svizzera), per l’Omega European Masters (montepremi € 2.700.000), uno dei tornei più ricchi e prestigiosi della stagione (playoff esclusi) giunto alla sua 82esima edizione.

L’importanza del torneo elvetico si riscontra anche nel field di alto livello, con nove giocatori tra i primi 50 del ranking mondiale. In particolare, si presenta con i gradi di favorito al nastro di partenza Sergio Garcia, sesto a St. Andrews e vincitore a Crans nel 2005. A pari merito con lo spagnolo, in Scozia, ha concluso anche un ottimo Danny Willett, terzo nella Race to Dubai e finora protagonista di un cammino estremamente positivo, mentre lo statunitense Patrick Reed si concede una pausa dal PGA Tour e proverà a sbaragliare la concorrenza in terra europea. Vorranno riscattare un Open sottotono, invece, Lee Westwood (vincitore del torneo nel 1999) e l’austriaco Bernd Wiesberger, al pari del thailandese Thongchai Jaidee e soprattutto di due protagonisti mancati come Tommy Fleetwood e Victor Dubuisson, fuori addirittura al taglio. Tra gli asiatici non ci sarà il solo Jaidee tra gli aspiranti al titolo, ma anche i soliti Kiradech Aphibarnrat e l’indiano Anirban Lahiri, reduci da un British Open diametralmente opposto: negativo per il primo, uscito al taglio, ben più positivo per il secondo. Partiranno un passo indietro nella griglia di partenza, ma potrebbero dire la loro anche il francese Raphael Jacquelin, il tedesco Maximilian Kieffer, l’inglese Ross Fisher, lo scozzese Richie Ramsay, il gallese Jamie Donaldson (in calo quest’anno) e, perché no, il sorprendente detentore del titolo, il giovane americano David Lipsky.

La pattuglia italiana presente tra le montagne elvetiche deve invece necessariamente a caccia di punti pesanti in chiave money list. Un bisogno non impellente forse soltanto per Renato Paratore, di gran lunga il miglior azzurro dell’anno dietro Chicco Molinari, perché per Edoardo Molinari e Matteo Manassero la patata comincia a diventare bollente. Entrambi sono attualmente lontani dal 110mo posto della Race to Dubai, l’ultimo utile per mantenere la carta, e non si intravedono al momento bagliori di luce in fondo al tunnel. Stessa situazione per Marco Crespi e Alessandro Tadini, a cui servirebbe un exploit importante per garantirsi punti pesanti.

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit Federgolf

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